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PROMOZIONE ALLA LOMBARDA

da | 17 Gen 2015 | NEWS, Norme e tributi

regionelombCon l’approvazione di una delibera nei giorni scorsi la Giunta regionale Lombarda ha modificato il regime di aiuto per le attività di promozione dei prodotti agricoli e agro-alimentari sui mercati degli Stati membri e dei Paesi terzi. “Il nuovo regime”, ha spiegato l’assessore all’agricoltura Gianni Fava, “andrà notificato all’Unione europea e, dopo il parere della Commissione, avrà validità fino al 21 dicembre 2021”. L’adeguamento si rende necessario a seguito dell’aggiornamento della relativa normativa comunitaria. Beneficiano del regime di aiuto le piccole e medie imprese (aziende agricole) attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli (quelli indicati nell’allegato I del Trattato dell’Ue) e nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (trasformatori, importatori, distributori). Sono escluse dalle misure di aiuto le grandi imprese. L’aiuto si sostanzia in servizi agevolati tramite soggetti attuatori quali, in particolare, Enti pubblici appartenenti al sistema regionale, il Sistema camerale lombardo, Enti nazionali, le organizzazioni di produttori, i consorzi di tutela, le associazioni d’imprese e di prodotto e gli enti privati che si occupano di promozione di prodotti agricoli e del turismo enogastronomico, o altri soggetti individuati con procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi pubblici ai sensi della normativa nazionale e comunitaria. Gli aiuti sono destinati a promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli di qualità, e concessi per un periodo massimo di cinque anni e limitati a 3.000 euro, per beneficiario e per anno. Sono previste prestazioni di assistenza tecnica e attività promozionali: per quanto concerne il sostegno ai servizi di consulenza, l’importo dell’aiuto è limitato a 1.500 euro per consulenza. Previste, infine, misure promozionali a favore dei prodotti agricoli: l’intensità dell’aiuto diretto non supera il 50 per cento, e l’80 per cento nei mercati extra Ue. Nel caso la campagna pubblicitaria giovi a tutti i produttori di quel tipo di prodotto, l’intensità dell’aiuto può ammontare fino al 100 per cento delle spese ammissibili. (17.01.15)

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