Qualche prova di taglio ma nulla di più; mediatori, riserie e clienti attendono che gli agricoltori entrino con decisione nei campi a raccogliere. Molto richiesto l’Indica e il Tondo, meno cercato il Lungo A. «I prezzi non sono ancora ben definiti e quanto venduto finora è ancora una scommessa da riscuotere o da pagare – dichiara Stefano Pezzoni, pubblico mediatore (http://www.reschiriso.it/) – I mercati internazionali, al contrario, sono molto attivi in proposte ed offerte con prezzi interessanti e tanta quantità. Nel mezzo, il mercato europeo del consumo che ancora deve fare i conti con i problemi economici legati all’emergenza sanitaria, dalla quale non tutti sono ancora completamente usciti. C’è comunque da essere ottimisti vedendo i campi così belli e pieni, frutto del lavoro e della passione che i nostri agricoltori, nei tempi più cupi dell’epidemia, non dimentichiamolo, hanno con sapienza preparato e seminato».
Prezzi sul risone: Indica introvabile
Per l’Associazione Risicoltori Piemontesi (http://www.risicoltori.it/): «Le riserie sono in attesa del risone Indica ormai introvabile da parecchie settimane prezzo €. 320/330 ma tenderà a scendere a €. 300 a causa dei molti contratti in campo. Sul Tondo, per Sole e Centauro è possibile vendere anche il risone della vecchia campagna al prezzo di €. 320; mentre sull’eventuale Terra nuova campagna il prezzo è €. 300; Lungo A (Luna e Dardo) prezzo €. 320. Interno: S.Andrea €. 400 – Cammeo o Baldo €. 400 – Barone €. 350 – Carnaroli €. 470-480 e Volano €. 450-460. Questi sono i prezzi sul risone nuova campagna che rispecchiano abbastanza i contratti di coltivazione fatti nei mesi scorsi».
Raccolto 2020: le quotazioni sulle prime partite di risone
«Dopo l’arrivo delle primissime partite di risone, sembra iniziare la fase di ripresa delle quotazioni per quasi tutte la varietà – spiega Consorzio Vendita Risone Società Cooperativa (http://www.cvrvercelli.com) di Vercelli: I compratori dell’Indica sono ormai in attesa del nuovo prodotto per il quale si spendono tra i 32€ e i 33€; i “primi” Sole sono stati richiesti a 35€, anche il Centauro si attesta sulla stessa cifra mentre il Selenio dovrebbe essere valutato 40€; arrivano alcune richieste anche per il Tipo Ribe con possibilità di commercializzarlo a 32€. Il raccolto è iniziato anche per i risi da interno come il Carnaroli per il quale però non ci sono state ancora offerte concrete ma solo ipotesi. Stessa cosa vale per l’Arborio e i suoi similari; poche offerte ricevute per il Barone, il Baldo e le restanti varietà».
Buona qualità per il risone raccolto nel 2020
«Per il momento la qualità del prodotto è buona – specifica Andreea Lazar, mediatrice del vercellese – Parliamo di indica e qualche lungo A. Tra i prezzi applicati segnalo 33€/qle. per l’Indica e 32/33€/qle. per Lungo A. Ovviamente con l’arrivo del grosso taglio questi prezzi cambieranno nuovamente. Per il tondo generico si fanno trattative a 30euro. Per Centauro a 33 o 35 si fa pagamento e ritiro nel nuovo anno; il Selenio a 38€/qle; Barone 33/35. Per vecchio raccolto risi da interno 45€/qle. di media ( qualcosa in più per Carnaroli)».
Prezzi bassi
«La nuova campagna è partita molto bene – afferma Giovanni Migliavacca, mediatore del milanese – Le varietà tagliate si presentano molto belle e di ottima qualità, purtroppo i prezzi come sempre durante il raccolto sono a ribasso. I mercati di esportazione: tipo Ribe a 32€/qle; Originari a 31€/qle; Selenio si mantiene a 37€/qle; Lunghi B a 35€/qle; Baldo con similari a 45€/qle. I marcati da interno: Arborio, Volano e similari a 42€/qle; Roma e Barone stabili a 40€/qle; S.Andrea e similari a 45€/qle. Il Vialone Nano sempre in crisi a 50€/qle ma invendibile. Risoni biologici ancora poco cercati: Lungo B a 70€/qle. è il più cercato; Ribe e Tondi a 65€/qle; Arborio e Carnaroli a 70€/qle. Sottoprodotti: corpettone a 410€/t; corpetto a 400€/t; mezzagrana a 395€/t; granaverde a 270€/t; farinaccio a 175€/t; pula max 2,5% a 108€/t; pula verg. max 1,7% a 129€/t; lolla a 88€/t». «Sono arrivati i primissimi campioni di Ariete; Nemesi; CL26 – Adelio Grassi, mediatore del novarese – la qualità sembra buona e così pure la produzione ma ancora non ci sono quotazioni». Autore: Martina Fasani