Il “profumo di rialzi” descritto in seguito alla seduta di borsa di venerdì a Mortara (LEGGI) si concretizza nei listini emessi a Novara e Vercelli. Entrambi i documenti tornano a proporre un apprezzamento. La crescita della domanda, tuttavia, risulta ancora tenue e relativa quasi unicamente ai risi tondi.
OMEGA A 47 €/Q
La voce interessata dal rialzo è Omega, che raggiunge i 47 €/q lordi in entrambe le sedi. Una quotazione già riconosciuta allo scambio nei giorni scorsi, che arriva all’ufficialità in quanto ormai consolidatasi come prezzo di riferimento per questa varietà. Come spiegato nell’ultima analisi, l’interesse delle riserie è in crescita per tutti i risi tondi. Sia le giacenze a magazzino che le prospettive di semina, in calo del 7% per i tondi nel sondaggio di febbraio, hanno favorito questo andamento. Per il momento però non si registrano altri prezzi allo scambio maggiori delle quotazioni ufficiali, ma queste vengono riconosciute agilmente oltre che per Omega anche per Araldo, 50 €/q lordi, e Selenio, 65 €/q lordi.
Maggiori difficoltà ad ottenere i 60 €/q lordi a listino per Centauro, che infatti mantiene la dicitura nominale a Vercelli. Si continua ad oscillare tra questa valutazione ed i 55 €/q lordi. Quest’ultimo prezzo sembra ottenibile anche per CL 18 e Sinfonia anche se con maggiori difficoltà.
TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA PER I LUNGHI A DA PARBOILED/EXPORT
Passando ai lunghi A la domanda rimane generalmente poco interessata all’acquisto ma vi sono timidi segnali di ripresa. L’unico elemento concretamente positivo a listino è la scomparsa della dicitura nominale per Leonardo, dunque maggiormente scambiato. Per questo riso, compreso nella griglia dei tipo Ribe quindi adatto a parboilizzazione ed export, va considerato anche l’interessamento del mercato da sushi, nel quale la disponibilità di Selenio non è elevata. Per le altre varietà del gruppo sembrano essere più facilmente corrisposti i 50 €/q lordi per CL 007, mentre per Dardo e Ronaldo continua ad esserci qualche difficoltà in più, con i compratori che in molti casi non vanno oltre i 45 €/q lordi. Diva è ormai stabilizzato a 40 €/q lordi, con i risicoltori che vendono consapevoli dell’elevatissima disponibilità, rassegnati ad un prezzo poco remunerativo. Questo discorso resta valido anche per Sunrose, che oscilla tra i 40 ed i 45 €/q lordi.
ROMA: IL RISOTTO A BUON MERCATO
Nel mercato interno continua ad esserci poca domanda a 100 €/q lordi per il gruppo Arborio, rimasto nominale a Vercelli. Qualche interessamento in più per i similari di Carnaroli alla stessa cifra. La differenza tra questi due comparti sembra essere in parte il maggior interessamento al consumo per la dicitura Carnaroli, anche a prezzi difficili da assorbire sugli scaffali secondo le riserie, ed in parte l’effetto dei dati recenti. Il sondaggio semine prevede una crescita nell’investimento a risi tipo Arborio del 18%, contro un +5,5% del gruppo Carnaroli. Le giacenze, carenti da inizio mercato per i risi da interno, sono meno del 39% del totale prodotto per Carnaroli e similari ma più del 41% per Arborio e similari. Cala anche l’interessamento per Carnaroli Classico, come dimostrato dall’allineamento di Novara al prezzo espresso a Vercelli (104 €/q lordi).
Il riso da risotto più richiesto in questo frangente risulta essere CL 145, afferente al gruppo Roma sul mercato, pagato 75 €/q lordi. Questo gruppo sembra giovare dei prezzi elevati sugli scaffali per Carnaroli e Arborio, riuscendo ad avere più domanda al consumo grazie al risparmio per un prodotto con caratteristiche simili. Meno domanda, sia interna che dall’estero, per il gruppo Baldo/Cammeo, la cui disponibilità trasferibile è elevata. Questo porta ad un consolidamento dei 70 €/q lordi in essere. Nessuna novità i lunghi B, immobili a 50 €/q lordi da quasi tutto il mercato. Autore: Ezio Bosso
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