A gennaio i prezzi mondiali del riso sono rimasti stabili, con un aumento del 5%. La domanda del Sud-Est asiatico rimane molto attiva, soprattutto in Indonesia e nelle Filippine, oltre che in Medio Oriente: lo riporta il rapporto mensile Osiriz, edito dal ricercatore Patricio Méndez del Villar dell’istituto francese Cirad.
Le forniture sono sempre più limitate, in quanto gli operatori prevedono una riduzione dell’offerta esportabile nel 2023 a causa del calo della produzione globale (- 2,4%), il maggiore dal 2002. Le tendenze al rialzo dei prezzi mondiali interessano tutti i mercati di esportazione asiatici, ad eccezione del Vietnam, dove i prezzi sono rimasti abbastanza stabili e restano competitivi rispetto al concorrente tailandese.
All’inizio di febbraio, i prezzi mondiali sono tendenzialmente diminuiti, soprattutto in Thailandia, a causa del calo del bath rispetto al dollaro. Nel 2023 si prevede un aumento dei prezzi mondiali in tutti i mercati di esportazione, nonostante la prevista riduzione della domanda globale.
A gennaio, l’indice Osiriz/InfoArroz (Ipo) è salito di 9,4 punti a 222,6 punti (base 100=gennaio 2000) dai 213,2 punti di dicembre. All’inizio di febbraio, l’indice IPO ha raggiunto il livello più alto dall’ottobre 2012, a 228 punti.