PREZZI MONDIALI IN DISCESA

Non si ferma la caduta dei prezzi del riso a livello mondiale, anche se la forbice rispetto al 2015 sembra restringersi: a giugno l’indice della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione, conferma il trend di calo di quasi tutte le varietà da esportazione inserite nella sua statistica mensile. Il record, con un calo del 26,3% rispetto ad un anno fa, spetta al riso aromatico tailandese.  Il riso bianco tailandese, di tipo B, di seconda fascia, scende dai 416 dollari la tonnellata di maggio 2015 ai 401 $/ton del maggio di quest’anno, con un calo del 3,7%. Il Thai parboiled si uniforma, passando da 412 dollari la tonnellata del 2015 ai 401 dollari/ton attuali (-2,7%), contenendo comunque la diminuzione rispetto al mese scorso. Il riso lungo americano resta in diminuzione del 9,2%, passando da 501 $/ton a 455 $/ton (-7,9%). Il Thai 5% scende del 3,6%, da 407 $/ton a 392 $/ton di maggio 2016. Il vietnamita 5% limita i danni all’1,3%%, passando da 361 $/ton a 357 $/ton. Il riso uruguaiano 5% conferma un calo significativo (-21,7%) passando da 578 $/ton a 453 $/ton. Il riso indiano 25% scende del 6,3%, da 348 $/ton a 327 $/ton, mentre il pakistano 25% si ferma a -3,6%, da 329 $/ton a 317 $/ton. Il Thai 25%  segna -2,1%, da 390 $/ton a 381 $/ton, mentre il Viet 25% è invariato  a 341 $/ton. Continua a crescere invece il Thai A1 super, rottura di riso lavorato, che va da  330 $/ton del maggio 2015 ai 344 $/ton dello stesso mese di quest’anno (+4,3%). Il riso medio californiano diminuisce  da 943 $/ton a 718 $/ton, (-18,5%) e la tendenza per i risi aromatici resta fortemente negativa: il Basmati pakistano 2% va giù (23,9%) a 718 $/ton da 943 $/ton, mentre il record negativo spetta al fragrant tailandese, con -26,3: da 1077 $/ton a 794 $/ton. A livello generale, resta sempre in discesa il prezzo medio (-10,3%): fatto 100 i prezzi medi del 2002-2004, la media generale passa da 219 a 196 dal maggio 2015 rispetto al maggio 2016: l’Indica risente meno di questa tendenza. Quello di alta qualità  passa da 189 a 183 (-3,6%), quello di minore qualità da 188 a 185 (-1,4%). Più importante la diminuzione degli Japonica, da 273 a 238 (-12,6%), e severo calo delle quotazioni per le varietà aromatiche: -23,2%, da 191 a 147.