Prezzi in movimento in Asia.
THAILANDIA
In Thailandia, i prezzi sono aumentati del 6% a causa della forte domanda proveniente dal Sud-Est asiatico. All’inizio di febbraio, i prezzi erano in calo a causa dell’indebolimento del bath rispetto al dollaro. A gennaio le esportazioni sono state piuttosto attive, raggiungendo le 700.000 tonnellate contro le 460.000 del gennaio 2022. Il Thai 100%B ha segnato 489 dollari contro i 461 di dicembre. Il riso parboiled è stato scambiato a 438 dollari, contro i precedenti 415 dollari.
VIETNAM
In Vietnam, i prezzi all’esportazione sono rimasti relativamente stabili, tendendo a rafforzarsi a fine gennaio a causa della prevista diminuzione dell’offerta esportabile nei prossimi mesi. A gennaio, le esportazioni vietnamite hanno raggiunto le 359.000 t contro le 500.000 t del gennaio 2022. Il Viet 5% è stato scambiato a 457 dollari contro i precedenti 456 dollari. Il Viet 25% ha segnato 437 dollari contro i 435 dollari. All’inizio di febbraio i prezzi sono rimasti fermi. In Pakistan, i prezzi del riso si sono rafforzati del 6% e mancano di competitività rispetto ai prezzi indiani. La domanda d’oltremare si è indebolita e i commercianti prevedono un calo dei prezzi nelle prossime settimane a causa dell’aumento dell’offerta esportabile. Nel 2023, le esportazioni potrebbero rimanere stabili intorno ai 4,5 milioni di tonnellate. A gennaio, il Pak 25% è salito a 452 dollari contro i 428 di dicembre. All’inizio di febbraio, i prezzi sono scesi a 440 dollari, al di sotto dei prezzi vietnamiti.
CINA
In Cina, la siccità ha colpito le principali province produttrici di riso, facendo scendere la produzione nazionale dell’1,3% nel 2022. Si prevede che la Cina attinga alle proprie scorte per soddisfare il fabbisogno di consumo. Ma è anche probabile che continui la sua politica di accumulo di scorte rifornendosi sui mercati esteri. Nel 2023, le importazioni cinesi potrebbero raggiungere un volume record di 6 milioni di tonnellate.