I prezzi mondiali sono in calo del 3,5% in media, spinti dalla forte diminuzione dei prezzi vietnamiti, in discesa del 12% in un mese. La domanda di importazione sta rallentando a causa di un calo del commercio mondiale nel 2019 e delle tensioni commerciali che gravano sui prezzi internazionali. Nell’Africa sub-sahariana, le piogge insufficienti creano ulteriore crisi, specialmente nell’Africa occidentale, dove il raccolto di riso dovrebbe scendere del 4%. Il declino sarebbe principalmente in Nigeria e Mali. Ne parla Gaotrade che segnala anche la crisi ivoriana.
La pubblicazione del Bollettino d’informazione economica sul riso in Costa d’Avorio – Rice-Ecostat – da parte dell’Agenzia per lo sviluppo dell’industria del riso (Aderiz) evidenzia la stagnazione della produzione, il declino delle aree dedicate alla coltivazione, l’aumento delle importazioni di riso, prezzi mondiali in calo. E’ l’amaro riconoscimento di un settore malato che ha l’ambizione di raggiungere l’autosufficienza nel 2025. Le superfici sono in calo da anni e ristagna la produzione per i limiti di stoccaggio delle riserie, che riduce notevolmente i flussi di ricezione del riso e porta ad accumulare scorte per le quali gli impianti non sono attrezzati. Inoltre, il crescente afflusso di riso limita la capacità delle riserie di finanziare i raccolti. Tra il 2013 e il 2018, le importazioni sono aumentate costantemente fino a quasi il doppio del loro valore (da 830.833 nel 2013 a 1.496.848 nel 2018). Le importazioni dominate dal riso semi-luxury (riso spezzato 16-35%), che è riso base, rappresentano in media il 70% dei quantitativi importati ogni anno.