L’indice globale FAO per i prezzi del riso(2002-2004 = 100) ha registrato a novembre una media di 218,7 punti, in crescita dell’1,1% rispetto al mese precedente, quello di ottobre 2017. Si tratta del livello più alto dal marzo 2015. A consentire di raggiungere questo risultato sono stati diversi fattori: da un lato un grande interesse all’acquisto, dall’altro alcuni movimenti valutari favorevoli hanno fatto sì che le quotazioni di novembre si rafforzassero in tutti i principali segmenti di mercato. Fanno eccezione i risi aromatici, i cui i prezzi sono diminuiti dell’1,7 percento mese su mese, riflettendo la pressione esercitata dall’arrivo sui mercati dei nuovi raccolti in Pakistan e Thailandia.
Per quanto riguarda gli Indica, le quotazioni di novembre del riso bianco sono rimaste stabili in Asia. In Thailandia, il riso bianco 100% B di riferimento è aumentato del 3%, toccando quota 424 dollari la tonnellata, sostenuto da un Baht più forte e dal lancio di programmi governativi che hanno incoraggiato il differimento delle vendite di risone per un periodo che va da 2 a 6 mesi. Per quanto riguarda le varietà da parboiled, nonostante la domanda costante da parte degli acquirenti dell’Asia meridionale e il rafforzamento delle valute, in Thailandia i prezzi si sono stabilizzati; in India invece sono calati in maniera significativa a seguito dell’arrivo sul mercato del nuovo raccolto. Nelle Americhe, le quotazioni delle varietà Indica sono rimaste stabili negli Stati Uniti e in Argentina, mentre sono aumentate in Brasile e Uruguay, a fronte di un progressivo assottigliamento delle disponibilità. L’aumento dei prezzi in Brasile è la conseguenza anche di un Real più forte e in Uruguay di una serie di vendite nel Medio Oriente.
Per quanto riguarda le variazioni annuali, l’indice globale FAO per i prezzi del riso conferma che le quotazioni internazionali a novembre 2017 si sono attestate ad un livello medio superiore del 18% rispetto ai minimi del novembre 2016 (variazione anno su anno), che rappresentava il punto più basso registrato da nove anni a questa parte. Sempre a livello annuale, tutte le principali varietà commercializzate hanno recuperato negli ultimi dodici mesi, con una ripresa particolarmente significativa soprattutto per quanto riguardano i risi aromatici (con un aumento che va dal 37 al 51 percento) e le varietà medie e lunghe negli Stati Uniti (+42 percento). I guadagni sono risultati più limitati sul mercato degli Indica (con un incremento che va dall’8 al 14%), soprattutto per forniture di minore qualità, segno di una domanda debole per Indica di qualità inferiore in Asia e conseguenza delle ampie disponibilità di rottura di riso in Thailandia.