L’indice FAO All Rice Price Index (2002-04 = 100), l’indice che include tutte le tipologie di riso a livello internazionale, ha raggiunto una media di 202 punti a maggio, in crescita del 1,8% rispetto ad aprile, superando quota 200 punti per la prima volta da ottobre 2015. L’incremento dei prezzi si è registrato in tutti i principali segmenti del mercato del riso. Tuttavia, il rafforzamento è stato più evidente per i prezzi dell’Higher Quality Index, l’indice del riso di maggiore qualità, che sono aumentati del 4 per cento in un mese.
Ad eccezione dei fornitori del Sud America, le quotazioni sono cresciute in tutti i principali Paesi di produzione a maggio. L’aumento più sostenuto si è verificato in Thailandia, dove il riso bianco Thai 100% B ha raggiunto il livello più alto da nove mesi a questa parte, pari a 430 dollari la tonnellata. Il salto mensile del 9% ha coinciso con il ritorno del Bangladesh, colpito recentemente dalle inondazioni, in un momento in cui i fornitori erano già impegnati a consegnare gli ordini piazzati prima del Ramadan. Le notizie sugli acquisti imminenti da parte delle Filippine hanno sostenuto la tendenza al rialzo.
Prezzi sostanzialmente stabili si registrano per la maggior parte delle varietà di riso tailandese, ad eccezione delle forniture di rottura di riso, influenzando così anche gli altri Paesi produttori. Questo è stato particolarmente il caso dell’India, del Pakistan e del Vietnam, con i prezzi che in quest’ultimo caso hanno trovato un ulteriore sostegno nel rinnovo di un accordo per le forniture al Bangladesh. Le quotazioni hanno anche raggiunto i livelli massimi degli ultimi 8 mesi negli Stati Uniti, con un aumento dei prezzi dovuto alle disponibilità limitate, incrementato anche delle preoccupazioni sull’impatto delle inondazioni estese sulle colture di risi lunghi negli stati meridionali e sui ritardi nella produzione di Japonica in California.
Questo ultimo aumento ha portato il valore di gennaio-maggio dell’indice dei prezzi di FAO All Rice a 196 punti, in parità con il livello del corrispondente periodo del 2016. Rispetto ai primi cinque mesi del 2016, le quotazioni medie di Indica e di varietà aromatiche sono aumentate rispettivamente del 2 e del 32%. Al contrario, i prezzi sono rimasti ad un livello del 4 e del 9 per cento inferiori rispetto ai livelli dell’anno precedente nei segmenti di Indica e Japonica di qualità superiore.