L’indice Fao dei prezzi del riso (2002-04 = 100) a settembre ha raggiunto una media di 213,1 punti, con una modifica marginale rispetto ai 212,2 punti di agosto. L’indice dei risi aromatici ha registrato l’aumento più forte dal mese scorso (+ 2,7%), sostenuto dall’incremento dei prezzi della varietà Hom Mali in Thailandia. L’aumento della domanda ha anche sostenuto l’apprezzamento pari all’1 per cento delle quotazioni degli Indica di qualità superiore; al contrario, l’Indica di qualità inferiore ha perso 1,4 per cento del valore ad agosto. I prezzi delle varietà Japonica sono rimasti pressoché invariati. Gli incrementi più evidenti del settembre 2017 riguardano infatti il mercato delle varietà aromatiche tailandesi: le minori disponibilità hanno portato i prezzi di Hom Mali al livello più alto degli ultimi 29 mesi, pari a 1.064 dollari la tonnellata.
Le quotazioni a lungo termine statunitensi hanno registrato notevoli incrementi, segnalando il loro sesto progresso mensile successivo in conesguenza di un calo della disponibilità dei risi lunghi. I prezzi delle tipologie Indica di qualità sueriore sono stati più contenui in India e in Thailandia, in quanto i deprezzamenti delle rispettive valute verificatesi verso la fine del mese hanno annullato l’effetto dell’incremento della domanda da parte dei Bangladesh e degli acquirenti africani. Il quadro tendeva ad essere più debole in altre aree: da segnalare la riduzione dei prezzi del raccolto in Pakistan per il terzo mese consecutivo, mentre la scarsità di scambi recenti ha pesato sui valori degli Indica in Vietnam. Anche le quotazioni si sono alleggerite in Brasile, a causa di un aumento delle vendite di risone nazionale in vista dell’avvio della campagna 2018. Queste tendenze hanno portato la media di gennaio-settembre dell’indice FAO dei prezzi del riso a 202,5 punti, in crescita del 3% rispetto al suo valore nel corrispondente periodo del 2016.