Il Ministro dell’Agricoltura spagnolo Luis Planas, ha sottolineato martedì 12 settembre che i dati dell’indice dei prezzi al consumo iberico mostrano una stabilizzazione con tendenza al ribasso dell’inflazione alimentare. Tuttavia, vi sono alcuni aumenti significativi dovuti alla diminuzione dell’offerta e al mercato internazionale. Planas ha sottolineato, durante la conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri, che gli ultimi dati sui prezzi mostrano una diminuzione ad agosto di tre decimi nell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari su base annua (dal 10,8% al 10,5%). Il Ministro ha riconosciuto aumenti come quelli dell’olio d’oliva, dello zucchero e del riso.
PREZZI: RIBASSI E AUMENTI
«Così come c’è stata una diminuzione, ad esempio, nel caso della frutta o del mantenimento nel caso dei prodotti lattiero-caseari, in altri c’è stato un aumento significativo», secondo il ministro. Nell’ambito dell’Indice dei prezzi al consumo alimentare pubblicato dall’Istituto Nazionale di Statistica spiccano gli aumenti su base annua degli indici dello zucchero (+42,5%), degli oli e dei grassi (+30,9%), della carne di maiale (+15,6%) e del riso (+21,6%).
Planas ha collegato l’aumento dei prezzi a un contesto globale caratterizzato da costi di produzione e input come i fertilizzanti. Per quanto riguarda il riso, Planas ha menzionato anche la mancanza di precipitazioni e la riduzione degli stanziamenti per l’irrigazione nelle aree di produzione, poiché questa coltura ha bisogno di molta acqua. Come esempio, ha citato le paludi del Guadalquivir, con il 10% in meno di acqua per l’irrigazione, che ha portato alcuni produttori a scegliere di non seminare. In questo caso, ha fatto riferimento anche al panorama internazionale e all’aumento dei prezzi dovuto a fattori come la decisione dell’India – leader mondiale nella produzione di riso – di vietare le esportazioni di tutte le varietà diverse dal basmati. (Articolo originale)