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PREZZI DEI CEREALI IN RIBASSO

da | 22 Set 2017 | Internazionale

La curva dei prezzi sui mercati dei cereali resta negativa. Il dipartimento dell’Agricoltura americano ha aggiornato al rialzo le previsioni sui raccolti di mais (e di soia) in Usa per quanto la siccità suggerisse una linea più prudente sulle valutazioni di resa: le piogge, seppure tardive, giustificano il cambio di rotta delle previsioni pubblicate nel Wasde report di settembre (World agricultural supply and demand estimates), che ha portato a 360 milioni di tonnellate la previsione sul raccolto americano di granoturco e al livello record di 120,6 milioni quella sulla produzione di soia. L’upgrade delle stime Usa non ha influito tuttavia sulle valutazioni globali. Per il mais, l’Usda ha rivisto al ribasso le previsioni di agosto, attestate adesso sotto un miliardo e 33 milioni di tonnellate. Un ritocco, quello di settembre, motivato da una significativa riduzione della stima sul raccolto serbo e da una correzione, sempre verso il basso, relativa a Ucraina, Ue e Russia. Al contrario, gli analisti si attendono un risultato migliore rispetto alle indicazioni di agosto sia in Messico che in Argentina, mentre resta invariata la stima sul raccolto di granoturco cinese, con Pechino che si conferma il secondo produttore mondiale dietro gli Usa, con 215 milioni di tonnellate. Globalmente l’output di mais subirà quest’anno una contrazione valutata tra i 3 e i 4 punti percentuali. Più attenuata la flessione per il raccolto mondiale di frumento, indicato nell’Outlook di settembre dell’Usda poco sotto i 745 milioni di tonnellate, pari a una flessione dell’1% sulla scorsa campagna. Rispetto alle valutazioni di agosto la stima considera un miglioramento del dato di produzione in Russia e Turchia, paesi, entrambi, che potranno anche beneficiare di un migliore rapporto competitivo rispetto agli altri esportatori. Per l’Europa al contrario anche le indicazioni degli analisti francesi di Strategie grains scontano un rallentamento dell’export di frumento, nonostante le migliori prospettive sul raccolto Ue rispetto alle stime estive. Intanto, gli analisti britannici dell’International grains council (Igc) hanno confermato, nel loro ultimo Market report, il dato record sugli stock mondiali di frumento, che a fine campagna arriveranno a quota 248 milioni di tonnellate, superando di 7 milioni il dato di quest’anno. Per la prima volta, osserva ancora l’Igc, le esportazioni di frumento e cereali foraggeri dal Mar Nero si spingeranno oltre la soglia dei 90 milioni di tonnellate, un quarto delle movimentazioni mondiali. Ammonterà a più di 2 miliardi di tonnellate il raccolto mondiale di cereali, escluso il riso. Un dato in calo del 4% ampiamente compensato da un livello delle scorte stimato in oltre mezzo miliardo di tonnellate. Dovrebbero al contrario aumentare i consumi. Sempre su scala mondiale si prevede per frumenti e cereali foraggeri un livello di 2 miliardi e 89 milioni di tonnellate, 40 milioni in più rispetto alla produzione.

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