Continua l’ondata di ribassi sulle piazze del riso. L’industria non compra e lascia crollare i listini, incurante dell’effetto che questa flessione potrebbe avere nei rapporti con la grande distribuzione, la quale parametra i propri contratti anche sul prezzo della materia prima, per quanto siano carenti, attualmente, le informazioni circa la quantità di risone effettivamente ritirata a seguito degli scambi. Un vero e proprio braccio di ferro che conferma l’analisi pubblicata qualche giorno fa (http://www.risoitaliano.eu/lindustria-ha-la-pancia-piena/) e che sta potrebbe condizionare le stesse semine. Se è pur vero che dai campi di mais non giungono notizie più confortanti, molti risicoltori si interrogano sulla redditività degli investimenti di primavera, dal momento che dopo la bufera sull’indica, il grande freddo ha investito anche i risi da interno e persino il Baldo. Un andamento che sta mettendo in forse i colloqui tra le organizzazioni sindacali: iniziano a sollevarsi obiezioni sull’utilità di assegnare l’aiuto accoppiato al riso indica, come ha proposto recentemente l’Airi (http://www.risoitaliano.eu/lindustria-coltivate-piu-indica/). Di seguito l’ultimo listino della piazza di Vercelli: da profondo rosso. Autore: Paolo Accomo. Dati: Servizio Vendita Risone di Mortara (23.02.2016)
COLLI CHIEDE AIUTO (E SOLDI)
L’Est Sesia motiva la richiesta di un contributo straordinario