«Siamo ormai giunti alla fine della campagna risicola 2019/20 ed il bilancio, tutto sommato, può dirsi positivo – ci dichiara Stefano Pezzoni, pubblico mediatore (http://www.reschiriso.it/) – Restiamo con poche scorte e con la previsione di un prossimo raccolto soddisfacente. Quest’ultima settimana non ha dato segnali particolari e si aspetta solamente la riapertura di settembre. I mercati internazionali sono, al contrario, più attivi e si stanno proponendo con prezzi interessanti e competitivi, soprattutto dal Sudest asiatico». Dando un’occhiata ai dati dell’Ente Nazionale Risi, i trasferimenti dei produttori di questa settimana hanno interessato 13.844 tonnellate di risone. Rimangono ancora da trasferire 63.179 tonnellate di risone. Ieri c’è stata l’ultima riunione in borsa merci a Vercelli, listino ufficiale della camera di commercio: tutto “non quotato”. «Non ci sono state variazioni di prezzo su nessuna varietà di riso, l’unico un po’ più cercato è il Selenio, forse per una scopertura di qualche riseria il prezzo ancora 40€/qle; per tutte le altre varietà si tende a rimandare la vendita ormai a settembre – dichiara l’Associazione Risicoltori Piemontesi (http://www.risicoltori.it/) – I prezzi già ribassati negli scorsi mercati sono i seguenti: Tondo a 30€/qle. forse con dei pagamenti un po’ più lunghi anche a 34; Lungo A a 33; Indica a 37€/qle. Le ultime riduzioni di prezzo sul lungo A e Tondo sono volte a dare un segnale sulle quotazioni di settembre: è probabile che il Tondo generico (Sole e Terra) scenda addirittura a 30€/qle, Centauro 35€/qle. e Selenio 40€/qle, sull’Indica sono stati fatti parecchi contratti a 30€/qle; con ritiro al taglio di conseguenza alla ripresa del mercati di settembre è possibile una brusca diminuzione salvo scoperture; Lungo A il prezzo di oggi 30€/qle; dovrebbe rispecchiare quello di inizio campagna, un po’ inaspettato è il prezzo sull’Interno che dovrebbe stabilizzarsi da un minimo di 40 a un massimo di 45». (Segue dopo la tabella)
Il mercato ha poco da dire
Secondo il Consorzio Vendita Risone Società Cooperativa di Vercelli, «si sta vivendo un mercato che ha ben poco da dire ancora con compravendite ridotte all’osso, c’è qualche proposta di acquisto quasi unicamente per l’Indica. Il tondo generico ha pochissime richieste mentre per il Selenio c’è qualche spiraglio in più, il Tipo Ribe è invece pressoché invendibile; Anche per i risi da interno la domanda è bassissima». «Situazione piuttosto stabile e tranquilla come da settimane abbiamo potuto notare – aggiunge Andreea Lazar, mediatrice del vercellese –. Possibilità di collocare Lungo B/Indica a 37euro ivati ma purtroppo senza disponibilità di prodotto. Ci aspettiamo ad un inizio di nuova campagna piuttosto prematura con prezzi indicativi di partenza come segue: indica 30euro, tondo 32/35 euro, selenio 38euro, lungo A 32 euro, cammeo e baldo 38euro. Certamente queste previsioni possono essere valide in assenza di un altra ondata di Covid. Ancora molte incertezze per gli interni». Per Giovanni Migliavacca, mediatore del milanese, c’è lo scatto finale per collocare il prodotto: «I mercati di esportazione: tipo Ribe a 35€/qle; gli Originari a 35€/qle ma invendibile se non a 32€/qle; Selenio a 38€/qle; Lunghi B a 36€/qle; Baldo e similari fermi a 50€/qle con poca richiesta e disponibilità. I mercati di interno: Arborio, Volano e similari stabili a 48€/qle; Carnaroli a 50€/qle e similari a 48€/qle poco cercati; Roma, Barone stabili a 50€/qle ma finiti; S.Andrea e similari a 45€/qle. Vialone Nano sempre in crisi a 54€/qle. Per i risoni Bio e i sottoprodotti i prezzi di mercato rimangono invariati rispetto alle settimane precedenti». (Segue dopo la tabella)
Futuro a tutto tondo
Il futuro lo disegnano le stime dell’Ente Risi sulle superfici coltivate. Incremento prepotente dei tondi, flessione di lungo B e varietà da risotto. «Nella corrente campagna possiamo evidenziare tre punti focali – sottolinea Adelio Grassi, mediatore del Novarese – : l’aumento della superficie a tondo che potrebbe portare ad una maggior disponibilità di circa 800.000 q, quantitativo comunque già raggiunto in annate precedenti ed assorbito dal mercato; un’importante riduzione dei Lunghi B sui quali grava però il facile accesso ai mercati mondiali; una significativa riduzione del gruppo Arborio con un calo soprattutto della varietà volano che potrebbe portare ad un interessante campagna di commercializzazione. Vale la pena ricordare che i raccolti di cui parliamo si trovano in campo e che la mietitura prevedibilmente non avverrà prima di una cinquantina di giorni da questa parte con tutte le incognite che ci aspettano». L’Ente Risi ha diffuso anche le stime sulle superfici bio: anche in questo caso i tondi fanno la parte del leone. «Con una campagna 2019 chiusa anzitempo e con un chiaro andamento anomalo nell’ultimo periodo, fortemente influenzato dalla pandemia mondiale, oggi si guarda alla prossima campagna in modo piuttosto incerto – continua Alessandro Barberis, mediatore del vercellese – Vista la recente pubblicazione dei dati di superficie a riso 2020 di ENR, balza sicuramente all’occhio l’incremento notevole delle varietà di Tondo (Selenio, Centauro, Sole e similari). Quest’ultimo dato spiega la timida propensione, nell’ultimo periodo, delle riserie a sbilanciarsi sulle proposte di prezzo per il raccolto 2020 soprattutto su queste varietà. Nonostante negli ultimi anni si sia visto un aumento continuo nel consumo di riso Tondo, l’emergenza COVID ha inchiodato il mercato delle varietà da Sushi. Di contro abbiamo una riduzione della superficie di riso Lungo B. Negli ultimi anni privo di grandi sorprese, quello del Lungo B è stato forse il mercato più influenzato dalla recente emergenza sanitaria, che ha aumentato notevolmente il prezzo. Quest’ultimo fattore e la diminuzione di superficie, creano ancora maggiore incertezza sulla partenza della campagna 2020, con le riserie ferme sul proporre prezzi a 30, 31, 32 €/qle. ivati (secondo le esigenze di ritiro e pagamento della merce). Anche Baldo, Roma, S. Andrea e i loro rispettivi similari registrano un incremento di superficie nel 2020, complice sicuramente il buon andamento di prezzo dell’annata, tuttavia bisogna tenere in considerazione che il prezzo di queste varietà è ormai totalmente dipendente dai mercati Turco e paralleli». Autore: Martina Fasani (La pubblicazione dell’analisi dei mercati riprenderà a settembre)