LE PRIME PAROLE PRESIDENTE CIA NOVARA
«Siamo chiamati al massimo sforzo per provare a superare i drammatici effetti della pandemia e le pesanti conseguenze che si rifletteranno sul settore agricolo a partire dall’ aumento esorbitante di molti fattori produttivi -continua il neo presidente Cia Novara – che condizioneranno pesantemente l’annata agraria che abbiamo di fronte. Se a questo aggiungiamo che in molti territori le semine erano già a rischio a causa della presenza incontrollata di fauna selvatica, ci attende un periodo di duro lavoro.»
COME VA L’ECONOMIA RURALE LOCALE?
«Una breve analisi sull’andamento dei principali settori produttivi per sottolineare la positiva congiuntura di riso e cerali, del florovivaismo trainato da export e dalla ripresa di domanda interna. In grande difficoltà, invece, la zootecnia da latte i cui costi di produzione non vengono, da tempo, coperti dal prezzo del latte alla stalla. La viticoltura ha subito gli effetti delle chiusure dovute alla pandemia e deve affrontare la diffusione della Popillia japonica. Anche il tema dell’agricoltura nelle aree marginali, spiega il Presidente Cia Novara, che coinvolge una parte importante del nostro territorio che si estende dalla Valle Sesia fino all’Ossola, è alle prese con la difficile e forzata convivenza con il lupo».
LA PAC TRA SPERANZE E PREOCCUPAZIONI
«L’ applicazione della nuova PAC 2023 – 2027 porta con sé gli obiettivi della strategia “Farm to Fork”. E’ una parte importante del Green Deal europeo. La sfida di ridurre del 50% l’uso di prodotti fitosanitari entro il 2030, ci lascia un solo anno, il 2022, per attrezzarci a sostenere un obiettivo quasi impossibile e che rischia di penalizzare tutta l’agricoltura italiana. Voglio infine porgere un caldo e cordiale saluto a Manrico Brustia che lascia il suo incarico dopo aver svolto un eccellente lavoro e per il quale voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento e quello di tutta l’organizzazione».
IL SALUTO DI BRUSTIA, EX PRESIDENTE CIA NOVARA
Il Presidente uscente Brustia esprime il proprio ringraziamento a CIA: «per avermi dato l’ opportunità di guidare la nostra associazione nel corso degli ultimi 8 anni. Si è trattato di un’esperienza molto gratificante che ho vissuto con spirito costruttivo e appassionato, cercando di contribuire a risolvere i tanti problemi vissuti in questi anni dall’ agricoltura».