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PRENDONO PIEDE GLI IBRIDI SAPISE

da | 9 Set 2024 | NEWS, Prodotti in campo

ibridi

Nel campo catalogo di Norverisi, allestito a Sali Vercellese, quest’anno sono protagonisti gli ibridi di riso. Superproduttivi, rustici, fortemente competitivi con le infestanti, si diversificano in base alle tecnologie di tolleranza agli erbicidi con cui sono stati selezionati. Questi ultimi offrono la possibilità di gestire facilmente le semine secondo le esigenze aziendali.

«La novità di quest’anno – ha spiegato il responsabile commerciale di Norverisi e Sapise Diego Greppi – è l’aver sdoganato la semina in acqua, che può essere effettuata con le attrezzature tradizionali, nel senso che anche un vecchio spandiconcime assicura uniformità di distribuzione».

 

GIORNATA TECNICA DI NORVERISI

La presentazione di due Ibridi di riso tra i  più promettenti è avvenuta alla giornata Tecnica organizzata da Norverisi con Adama e RiceTec. Questi ultimi sono i partner dell’operazione. Come hanno spiegato i tecnici dopo i saluti del direttore generale Carlo Minoia, la tecnologia Full Page® offre ai risicoltori italiani la varietà ibrida ECCO985 FP. ECCO985 FP è caratterizzata da flessibilità di ciclo. Pertanto, consente di seminare anche più tardi, gestendo al meglio la lotta alle infestanti. Il riso è caratterizzato inoltre da una forte capacità di accestimento, «che va indotta con una concimazione azotata abbondante», ha puntualizzato Greppi.

La rusticità e la capacità di competizione rispetto alle infestanti sono tra i vantaggi di questo riso, a granello Lungo B di nuova generazione estremamente performante sia a livello produttivo, sia a livello di resistenza agli stress biotici e abiotici.  Gli Ibridi FP sono impiegati con l’erbicida Postscript® 80 XL (imazamox) in abbinamento allo specifico coadiuvante Powerfilm®.

 

MAX-ACE Rice Cropping Solution

L’altra tecnologia, introdotta nel 2024, con cui lavora Norverisi è MAX-ACE® Rice Cropping Solution,che ci porta all’Ibrido ECCO875 MA., «Quest’ultimo può essere seminato fino al 20-25 maggio ed è adatto anche  per le false semine» ha spiegato Greppi, confermando le altre caratteristiche tipiche degli ibridi: quindi siamo di fronte a un ciclo medio- precoce, molto flessibile come epoca di semina, taglia media, grande capacità competitiva e ottima potenzialità produttiva, resistenza e rusticità.

Si tratta, anche qui, di un Lungo B, ma dotato di tecnologia MAX-ACE® Rice Cropping Solution, un sistema che comprende l’uso dell’erbicida Highcard® (Quizalofop p-etile+ isoxadifen) specificatamente sviluppato per la coltura di questo ibrido. L’efficacia di queste soluzioni, come ha spiegato l’agronomo Maurizio Tabacchi durante la presentazione ai risicoltori, dipende anche dall’osservanza dei protocolli di coltivazione: il trattamento di pre-emergenza, ha insistito, va sempre fatto.

«Gli ibridi realizzati con queste tecnologie sono i più moderni in termini di ricerca genetica – ha sottolineato invece Mauro Pinnetti di Adama Italia -. Il loro elevato potere detossificante nei confronti dell’erbicida specifico determina una maggior selettività. La coltura, in seguito al trattamento, ritorna verde più rapidamente e fornisce una maggiore produzione finale, che può superare le 12 ton/ha, mediamente l’8% in più degli ibridi di precedente generazione ed oltre il 30% comparato ad una varietà convenzionale, con evidenti benefici per i risicoltori».

Durante la giornata tecnica, il direttore generale Carlo Minoia ha sottolineato l’avanzata di questi ibridi di riso, supportata anche da un efficiente servizio di assistenza tecnica offerto da Norverisi, che si avvale del supporto di Adama e RiceTec. Un successo confermato dal partner americano: Alvaro Lopes Schwanke (nella foto grande) di RiceTec in questa intervista (in spagnolo) ci spiega che gli ibridi di riso si adattano molto bene alla risaia italiana. Nell’intervista, il tecnico spiega che l’Italia è il Paese in cui si hanno ibridi di riso più a nord nel mondo ed esprime produzioni sorprendenti.

Naturalmente, SAPISE e Norverisi continueranno a presidiare il segmento dei risi convenzionali, come ha spiegato durante la giornata tecnica il presidente della cooperativa Claudio Cirio.

 

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