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PRATICHE AGRICOLE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

da | 10 Mar 2020 | NEWS

Ecco cosa cambia in risaia in seguito dell’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” (20A01522).

Borse chiuse, si tratta al telefono

«L’Associazione Granaria di Milano, in ottemperanza ai provvedimenti adottati dalle autorità regionali e nazionali per la salvaguardia della salute pubblica – ci spiega il mediatore Massimo Gregori -, ha deciso la chiusura del mercato dei cereali dal 25 febbraio 2020 e, vista l’evoluzione dell’emergenza, la chiusura verrà sicuramente prorogata a data da destinarsi. La chiusura della Borse Merci di Milano non ha compromesso le contrattazioni di risone che sono proseguite attraverso contatti telefonici fra i mediatori e le controparti, mantenendo il normale flusso di compravendite. Utilizzando una modalità straordinaria, l’Associazione Granaria di Milano ha potuto redigere e pubblicare regolarmente il listino il martedì pomeriggio». Si va verso una probabile chiusura anche per la Borsa merci di Vercelli, data l’impossibilità di mantenere la distanza di un metro in sede di contrattazione. Chiuse Mortara e Novara.

Ente Risi operativo

Roberto Magnaghi, direttore dell’Ente Risi, «comunica ai gentili utenti che in via precauzionale è consigliato il disbrigo delle pratiche e richieste a mezzo sito internet, tramite email o via telefono, sino a nuova comunicazione. I nostri operatori sono a Vostra disposizione per qualsiasi richiesta, l’operatività dell’Ente rimane invariata». L’accesso agli uffici è tuttavia regimato: si attende in coda per entrare, allo scopo di non affollare gli uffici.

Coldiretti su appuntamento

In accordo con le disposizioni dell’ultimo Decreto Ministeriale, al fine di tutelare la salute dell’organizzazione, dei soci e dei cittadini, Coldiretti invita a recarsi presso i CAF solo su appuntamento e a contattare gli uffici via telefono o email per ogni segnalazione o dubbio riguardanti le attività aziendali. Ciò al fine di ottemperare alle misure di contenimento del contagio da COVID-19, con particolare riferimento al DPCM 8 marzo 2020 e per attivare ulteriori misure di prevenzione. 

Cia su appuntamento

l Caf Cia sono a disposizione degli utenti ma, per tutelare tutti, nel rispetto delle normative vigenti, si prega di prendere appuntamento telefonicamente con le sedi per qualsiasi esigenza. Non recarsi negli uffici senza aver preventivamente preso un appuntamento che consenta agli uffici di ricevere evitando assembramenti rischiosi per la salute pubblica.

Confagricoltura preferisce il telefono

Comunica il direttore di Confagricoltura Milano e Lodi Luigi Curti: «Con l’emanazione dell’ultimo DPCM viene limitata la circolazione delle persone anche per spostamenti legati al lavoro. In un momento così delicato per tutto il mondo lavorativo la nostra scelta è quella di mantenere aperti gli uffici con esclusione momentanea di quello di Codogno. Per questo ufficio l’operatività sarà garantita dall’ufficio di Lodi. Per ottemperare a quanto previsto dalla normativa abbiamo consentito a parte del personale di lavorare da casa (cosiddetto lavoro agile) oppure di utilizzare giornate di ferie o di permesso. Vi invitiamo pertanto a limitare al massimo  le frequentazioni ai nostri uffici utilizzando i contatti telefonici o via mail. Sono ovviamente sospesi tutti i corsi e tutte le riunioni programmati dalla nostra organizzazione, fino a nuove indicazioni». Anche in Piemonte gli uffici di quest’organizzazione sono operativi ma l’accesso è permesso solo su appuntamento. Confagricoltura sta inoltre raccogliendo tutte le segnalazioni delle aziende agricole, su tutto il territorio nazionale, in merito ad eventuali ostacoli alla commercializzazione ed alla libera circolazione delle merci sia sul territorio nazionale sia da parte dei Paesi esteri, della Ue e non. 

Consorzi in web

Anche i Consorzi di bonifica ed irrigazione incentivano forme alternative di comunicazione con gli utenti quali numeri verdi, e-mail, social. Gli enti consorziali assicurano che a tutte le richieste sarà dato opportuno riscontro, compatibilmente con la situazione contingente e la conseguente organizzazione del lavoro, nel pieno rispetto delle disposizioni governative. Resta comunque confermata la piena operatività degli enti consortili, che in questi giorni proseguono le proprie attività tecniche ed amministrative. In caso di emergenza idraulica, restano attivi 24 ore su 24 i normali numeri di reperibilità.

Nessuna limitazione alle merci

Il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha chiarito che le disposizioni dell’art. 1 del DPCM 8/3/2020 si applicano alle sole persone fisiche ed è esclusa ogni applicabilità della misura al transito e trasporto merci e a tutte la filiera produttiva da e per la Zona arancione.  Il MIPAAF ha chiarito che i prodotti agroalimentari possono entrare e uscire dai territori interessati. È stato contestualmente diffuso un fac – simile di Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio per giustificare gli spostamenti per motivi lavorativi. In attesa di interpretazioni ufficiali del Decreto dell’8 marzo, da informazioni assunte per le vie brevi dalle autorità regionali, si ritiene che gli spostamenti per recarsi nel luogo di lavoro siano autorizzati, pertanto i lavoratori possono recarsi al lavoro nelle imprese, in provincia e fuori provincia, anche se residenti nelle province interessate dal decreto. Autore: Milena Zarbà

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