Il più grande porto d’Europa, il rapporto si riferisce al 12 novembre, ha visto una buona crescita dei volumi quest’anno, anche se questo dato da solo, in un anno normale, non comporterebbe le difficoltà che si registrano attualmente nella catena di approvvigionamento. Secondo il rapporto settimanale The Rice di Gaotrade, i volumi attuali risultano leggermente superiori ai livelli del 2019. Emile Hoogsteden, vicepresidente commerciale del porto di Rotterdam, ha dichiarato che i volumi dei container sono cresciuti del 7,8% nei primi 3 trimestri del 2021 e sono aumentati del 4% in termini di tonnellate. Questa crescita è continuata nel mese di ottobre, anche se ad un ritmo più lento, dato che i volumi avevano già iniziato a riprendersi nello stesso mese dello scorso anno dopo le chiusure causate dal covid. Hoogsteden ha confermato che i volumi sono superiori ai livelli del 2019 e si attende che la crescita continui nel 2022. Il porto ha movimentato 11,5 m teu nei primi tre trimestri del 2021 rispetto agli 11,2 m teu dello stesso periodo del 2019. Questa crescita però è avvenuta sullo sfondo di problemi con il riposizionamento dei container vuoti, eventi come il blocco del canale di Suez da parte dell’Ever Given, e la chiusura di gran parte del porto di Yantian a causa di un’epidemia di Covid-19 che porta a una crescente congestione portuale e alla dislocazione della catena di approvvigionamento a livello globale. (Tempo di seminare…)
Riso confezionato a rilento
Questi problemi possono riflettersi sulle importazioni di riso lavorato e confezionato e rendere quindi competitiva la produzione europea. Hans Nagtegaal, direttore dei container del porto di Rotterdam, ha sottolineato che l’affidabilità delle linee di container è stata al minimo storico quest’anno e rimane tale. Secondo gli analisti della SeaIntelligence, l’affidabilità globale degli orari delle linee di contenitori si è attestata al 34% in settembre, come media su 34 diversi traffici. Il lead time ed anche i tempi di permanenza sui terminal, confermano, stanno aumentando sempre di più e ciò crea l’accumulo di un grande arretrato. A Rotterdam, per esempio, il tempo medio di sosta per un container è passato da quattro a circa sette giorni, secondo Nagtegaal. Una situazione che potrebbe continuare fino al 2022. Nagtegaal ha paragonato la catena di approvvigionamento ad ingranaggi o ruote dentate che sono diventati stretti insieme e hanno bisogno di olio per permettere loro di funzionare di nuovo senza intoppi. C’è bisogno dell’affidabilità del programma. Questo sarebbe il primo passo in cui vedere un cambiamento globale di questo effetto. Tuttavia, ha notato che non ha aiutato il fatto che il 25% della capacità globale delle portacontainer è essenzialmente fuori dal mercato in attesa fuori dai porti per gli ormeggi. Questo evidenzia una situazione da uovo e gallina, con le compagnie di navigazione che danno la colpa della loro scarsa affidabilità degli orari ai ritardi e alla congestione nei porti. https://www.seatrade-maritime.com.(Sai che ogni varietà di riso ha il suo tempo preciso?)