L’Accademia di Agricoltura di Torino, con la collaborazione di UNASA, DISAFA e ANBI PIEMONTE ha organizzato il 22 Aprile, un incontro di studio nell’ambito del G7 Clima, energia ed ambiente nel corso del quale Mario Fossati, direttore della Associazione Irrigazione Est Sesia, socio corrispondente dell’Accademia, ha trattato l’argomento: “Multifunzionalità e valore ecosistemico delle reti irrigue”. Dopo aver condiviso tutto quanto illustrato dal Prof. Ferrero, ha parlato dei tempi necessari ad avviare il complesso sistema di sommersione delle risaie. LEGGI L’ARTICOLO QUI
40 GIORNI NON BASTANO PER LA SOMMERSIONE
Nel mese di aprile le nevi cadute sui monti nell’inverno si sciolgono, i fiumi sono in morbida; se si inizia a sommergere le risaie a fine marzo-inizio aprile, partendo dai campi posti più in alto, servono 30 ÷ 40 giorni per alzare i livelli delle falde, attivare le risorgive ed a completare la sommersione. Visto che ultimamente la semina a file interrate ha preso piede (65% rispetto al 35% della semina in acqua) con la sommersione nelle due ultime settimane di giugno, quando le nevi sono sciolte, le acque abbondanti nei fiumi sono già arrivate al mare e si inizia ad irrigare anche il mais, i 40 giorni non bastano per tutte le sommersioni, quindi il sistema va in crisi. Oltre a costruire nuovi invasi, una gestione corretta dell’irrigazione può limitare le carenze irrigue. L’articolo completo lo puoi scaricare qui.: articolo completo Autore: Giuseppe Sarasso, Accademia di Agricoltura di Torino.
