Più indica in campo e tondi “ad hoc”. Sono le indicazioni che emergono dall’intervista rilasciata da Carlo Minoia (foto piccola), direttore generale di Sapise. Con la quale dice ai risicoltori: parliamoci di più.
Che bilancio fa Sapise di questa campagna?
Obiettivamente il clima è pesante e anche se le vendite di semente non sono andate bene perché purtroppo il reimpiego di semente sta aumentando sempre di più. Pesante, perché i ribassi del risone hanno condizionato non poco i risicoltori. La maggior parte di loro però comprende che in piena crisi l’errore peggiore sarebbe quello di tagliare sui mezzi tecnici, a partire dal seme certificato.
Che però costa troppo…
Considerato il periodo lo capisco bene ed è difficile affermare il contrario, però su questo punto non si può generalizzare: se una ditta sementiera fornisce un seme efficace ed efficiente, pulito e produttivo, bisogna ricordare che ha sostenuto dei costi per produrlo e che quel seme è la vera assicurazione del risicoltore. Io credo che questo concetto stia passando, malgrado il malessere obiettivo e giustificato della risicoltura.
Cosa si seminerà quest’anno?
Per il primo anno non ho visto rincorrere i listini, ed è un bene. Mi sembra che ci sia una conferma delle varietà da interno ma che si seminino i tondi come il Selenio che l’industria richiede: in pratica, non si va genericamente sul tondo ma sulle varietà idonee al consumo etnico e al sushi, cristallini che non fessurino. Inoltre, vedo una leggera crescita dell’indica, anche se ovviamente parliamo di sensazioni: in assenza di dati sulle diverse varietà e tipologie, vista l’entità del reimpiego, è possibile che queste sensazioni siano smentite.
Cosa consiglierebbe ai risicoltori?
Di tornare a una rotazione intelligente tra le varietà, per contenere il fenomeno delle resistenze che ormai si è diffuso anche nei risi “tecnologici”. Il crodo è ancora una piaga.
Cosa pensa del movimento #ildazioètratto?
Che interpreta un malumore e che rappresenta uno stimolo a parlarsi con maggior sincerità nella filiera.
Anche tra risicoltori e sementieri?
Certo. Noi siamo pronti a spiegare il perché di certi prezzi e anche a rivederli: a questo servono i contratti di coltivazione, una soluzione che Sapise adotta con chiunque sia disponibile.