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PIOGGIA E RITARDI, MA E’ GIA’ SUCCESSO

da | 3 Lug 2016 | Tecnica

luigimarianiLa variabilità primaverile delle prime due decadi del mese di giugno è attestata dalla carta dell’anomalia del livello di pressione di 850 hPa del mese (figura 1) che mostra un nucleo di anomalia negativa molto spiccata sul vicino Atlantico (area in violetto con anomalia di -4 m) cui si associa un promontorio di anomalia negativa proteso verso il Mediterraneo e che indica il tracciato medio delle perturbazioni del mese, che sul settentrione sono state sette in tutto.

Figura 1 - 850 hPa anomalia giugno 2016

Solo la terza decade di giugno ha visto l’affermarsi di condizioni estive. Più in particolare nell’areale risicolo padano la soglia di 30°C delle temperature massime, indicatore dell’inizio della fase estiva, è stata superata il giorno 22 giugno, in perfetta sincronia con l’inizio d’estate astronomica. Inoltre lo stabile superamento della temperatura minima di 15°C è avvenuto il 20 giugno. Per un’idea più complessiva dell’andamento termico mensile, così cruciale per un coltura di origine subtropicale come il riso, in figura 2 si riportano gli andamenti delle temperature massime giornaliere (fascio di linee più in alto) e delle temperature minime giornaliere (fascio di linee più in basso) per le stazioni di Torino Caselle (TO), Novara Cameri (NO),  Milano Linate (MI) e Verona Villafranca (VR) (elaborazioni dell’autore su dati NOAA Gsod). Le due linee in rosso rappresentano la norma per l’areale padano. Si noti la persistente anomalia negativa delle temperature massime verificatasi fino al giorno 21 ad indicare un mese per due terzi con i piedi in primavera e un terzo con i piedi in estate.

Figura 2 - Tx_Tn diagramma MI-TO-NO-VR

Nelle tabelle, frutto di elaborazioni dell’autore su dati di 202 stazioni italiane presenti negli archivi NOAA Gsod, si riportano rispettivamente l’andamento termico e pluviometrico del mese di giugno per l’Italia nel suo complesso e per le tre macroaree del Nord, Centro e Sud del Paese (tabella 1) e, per le aree stesse, le anomalie termiche e pluviometriche delle prime due decadi del mese (tabella 2).

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Da rilevare infine che mesi di giugno con piovosità superiore a quella del 2016 non costituiscono affatto un’anomalia rilevante per l’area padana, come attesta l’analisi delle precipitazioni di Milano (serie 1764-2000 di Milano Brera e dati dal 2001 misurati dall’autore) da cui si ricava che il giugno più piovoso di tutta la serie è il 1903 con 270 mm e che il giugno 2016, con 135 mm, si colloca al 39° posto fra i mesi di giugno più piovosi dal 1764 ad oggi, superato di recente dal 1997 (194 mm) e dal 1988 (158 mm). Dalla tabella possiamo altresì concludere che una piovosità maggiore o uguale a quella del 2016 si verifica in media un anno ogni sei.

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Riflessi sulla campagna risicola

Il lungo persistere delle temperature su valori al di sotto della norma ha rallentato in modo significativo lo sviluppo delle colture di riso che in svariati casi fanno tuttoggi registrare un ritardo che, in talune aree del distretto risicolo, è significativo soprattutto per le varietà tradizionali da risotto in coltura sommersa. Alle basse temperature delle prime due decadi del mese si sono associati piogge frequenti che hanno ostacolato le operazioni di diserbo e bassi livelli di radiazione. Autore: Luigi Mariani,  Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura e Università degli Studi di Milano – Disaa

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