Il riso domani potrebbe diventare una medicina. Non una novit , dir qualcuno ricordando il riso in bianco come rimedio contro certi disturbi dell’apparato digerente. Invece la faccenda ben pi seria. Ne ha parlato recentemente il Sole 24 Ore: tabacco, mais e, appunto, riso si apprestano a diventare delle "bio-fabbriche" che producono proteine e vaccini benefici per la salute umana. Una nuova frontiera per l’agricoltura del futuro potrebbe infatti essere la "molecular farm". In Italia le attivit dei laboratori sono in fermento e i principali risultati sono stati illustrati in un convegno a Roma, organizzato da Societ italiana genetica agraria, Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie (Cnbb) e Accademia delle Scienze. Il settore promettente. Basti pensare che gi oggi il 25% dei farmaci contiene almeno un componente attivo di origine vegetale e il 52% dei medicinali anticancro derivato dalle piante. Si stima che il valore globale del settore sar di 40 miliardi di euro nel 2010. Questo filone d’indagine sulle piante biotech stato finanziato dalla Ue nell’ambito del VI programma quadro con due progetti principali, "Plastomics" e "Pharma planta", cui partecipano laboratori italiani. Ma il tasto dolente rappresentato proprio dai finanziamenti pubblici, pochi e inadeguati al carattere multidisciplinare dei progetti. "Bisogna comunicare alla classe politica – spiega Leonardo Santi, presidente del Cnbb – che questo tipo di ricerche ha ormai compiuto un salto di qualit . Ora serve un maggior impegno, per aggregarsi con altre realt europee, alla vigilia del VII programma quadro". Sul fronte della ricerca privata, si continua a investire. La svizzera Novartis, colosso del l’industria farmaceutica, dopo l’acquisizione della Chiron corporation – che a Siena dispone di un centro di ricerca specializzato in vaccini – ha intenzione di potenziare il polo italiano, con un investimento iniziale di cinque milioni l’anno, che avr tra i propri obiettivi lo sviluppo di farmaci vegetali. A Casalmaggiore (Cremona), la Plantechno lavora su un riso "arricchito" destinato ai celiaci. La stessa azienda presenter nel 2007 un dossier per richiedere l’autorizzazione a coltivare soia ogm per la produzione di latte vegetale contenente lattoferrina, una sostanza salutare per l’infanzia e l’et avanzata. La Trasactiva di Trieste sta studiando la coltivazione di un tabacco contenente la trombopoietina, fondamentale per la produzione di piastrine nel sangue. E alla salute umana guarda con interesse anche il florovivaismo. La senese Floramiata pronta a dedicare i suoi 23 ettari di serre riscaldate con energia geotermica al "molecular farming" mirato su diagnostica e terapia tumorale, in collaborazione con l’Istituto oncologico di Milano.
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