Settimane decisive per il Piano di Sviluppo Rurale piemontese. Il 22 ed il 23 aprile ci sarà a Bruxelles un incontro con la Commissione per rispondere alle osservazioni mosse alla bozza trasmessa lo scorso mese di luglio. Intanto, le confederazioni agricole fremono in Piemonte. Freme soprattutto l’Unione agricoltori di Vercelli, che in una nota fa sapere come la Regione «per non perdere il treno e non pregiudicare la continuità delle azioni agroambientali, prevede l’apertura di un bando“condizionato” per la presentazione delle domande di accesso alle ex misure 214.1 e 214.2, rispettivamente coltivazione integrata e coltivazione biologica, a valere sull’anno 2015 ed in prosecuzione della programmazione 2007-2013». L’Unione sottolinea anche che «Le aziende interessate dovranno fin da ora adempiere alle prescrizioni dei disciplinari vigenti edapprovati con D.D. N. 134 del 17/03/2015. Peplessità tuttavia sussistono circa il rispetto a posteriori delle pratiche agronomiche e delle rotazioni colturali e sull’esclusione, per il corrente anno, delle colture a semina autunnale». Perplessità legittime, visto che il suddetto bando è ancora in mente dei, come ci confermano in Regione: «sarà definito dopo l’incontro con Bruxelles» fa sapere a Risoitaliano una fonte interna all’Assessorato all’agricoltura, retto da Giorgio Ferrero (foto piccola). Prudente attesa. (14.04.15)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.