Il 30 giugno il Parlamento e il Consiglio UE avevano trovato un accordo sulle disposizioni che regoleranno il cosiddetto “periodo transitorio” per PAC e PSR. Successivamente, tra il 20 e il 21 luglio, nell’ambito della discussione sul Recovery Fund, il governo e i capi di Stato hanno raggiunto l’accordo sul Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell’UE stabilendo così l’ammontare dei fondi disponibili. Con il quadro più completo ora, dunque, potrà essere redatto definitivamente il regolamento transitorio che governerà PAC e PSR nel 2021-2022.
Ma poi cosa succederà tra PAC e PSR?
Si opererà utilizzando le risorse dei primi 2 anni del budget del prossimo settennio. In merito alla PAC, i titoli resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2022. Ogni Stato potrà decidere se proseguire con il meccanismo della convergenza interna (diminuzione progressiva del valore dei titoli per convergere ad un unico valore medio nazionale, processo iniziato nel 2015 e proseguito fino al 2019) oppure se congelare il valore dei titoli al 2019 (fatti salvi eventuali altri tagli, ad esempio quello per la disciplina finanziaria). Inoltre, ogni Stato dovrà poi comunicare/confermare alla UE i settori per i quali saranno erogati gli aiuti accoppiati. Relativamente ai PSR, questi saranno prorogati sino al 31 dicembre 2022 e ogni Stato membro potrà decidere di aprire nuovi bandi e assumere nuovi impegni, che potranno avere durata anche inferiore ai “canonici” 5 anni. (Fonte: Confagricoltura Milano)