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PERCHÈ VOGLIAMO L’ACCORDO SULLA BREXIT

da | 25 Ott 2019 | Internazionale

Copa e Cogeca, la federazione dei sindacati e delle cooperative agricole, Celcaa, l’associazione dei commercianti di generi alimentari e FoodDrinkEurope, che rappresenta l’industria europea degli alimenti e delle bevande, fanno il tifo per un accordo con il Regno Unito. Nonostante l’impegno a mantenere in futuro la convergenza doganale e normativa, infatti, non saremo in grado di replicare i vantaggi dell’unione doganale e del mercato unico dell’UE attraverso un accordo di libero scambio. Tuttavia, è auspicabile che si possa trovare una soluzione il più vicino possibile all’attuale accordo doganale e normativo. Una hard Brexit, senza accordi, sarebbe dannosa per gli agricoltori. Guardando ai dati 2017, le esportazioni agroalimentari dell’Ue27 nel Regno Unito sono ammontate a 41 miliardi di euro mentre le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione hanno raggiunto i 17 miliardi di euro. Questo commercio, e le attività dell’indotto, danno lavoro a 44 milioni di persone in tutta l’Ue28, riflettendo il grado di integrazione e complessità della catena di approvvigionamento alimentare. Anche il settore europeo del riso potrebbe essere profondamente colpito da una hard Brexit: l’ultimo numero de Il Risicoltore, l’organo ufficiale dell’Ente Risi, mette in guardia proprio dal rischio di un’uscita senza accordo, che può costare cara proprio al settore risicolo europeo.L’Italia è «il primo esportatore comunitario con poco meno della metà delle esportazioni Ue in Uk  – scrive il giornale dell’Ente Risi –  che è la terza destinazione intra Ue. Ma nella top ten degli esportatori mondiali siamo il secondo in assoluto in quantità e il terzo in valore. Oggi circa il 15% del riso importato in Uk è italiano. L’uscita, soprattutto senza clausole transitorie, sarebbe negativa per il riso italiano ed europeo che con 4 paesi fra i primi 10 copre il 40% del totale e verrebbe sostituito dai grandi esportatori mondiali. Ecco perché una conclusione negoziata della Brexit per i risicoltori è importantissima». Autore: Luciano Pellegrini

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