Il ministro suona la grancassa ma stecca. «A distanza di pochi giorni dal primo bando per la farina, Agea ha provveduto ad emanare un secondo bando di gara per la fornitura di oltre 6,2 milioni di chilogrammi di polpa di pomodoro per il sostegno alimentare agli indigenti» annuncia il Mipaaf sottolineando che viene utilizzata così la dotazione del Fondo nazionale, seguendo le indicazioni del Tavolo del Mipaaf con gli enti caritativi. Sono forniture che garantiscono l’accesso al cibo a milioni di persone, attraverso le mense o la consegna di pacchi alimentari. «È uno strumento che abbiamo ulteriormente rafforzato con la legge di bilancio e sul quale sappiamo che dobbiamo impegnarci di più. Il lavoro degli enti, con migliaia di volontari in tutta Italia, rappresenta un modello virtuoso sul quale l’Italia fa scuola nel mondo. La sfida del 2020 è aumentare le donazioni dei privati al fondo nazionale e recuperare le eccedenze, impedendo lo spreco alimentare e dando assistenza concreta ai più poveri. Un terzo del cibo prodotto viene sprecato, non possiamo permetterci di rimanere fermi senza agire. Per questo dobbiamo attuare fino in fondo la Legge Gadda». Insomma, la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, originaria di Ceglie Messapica (Brindisi) è entusiasta per l’apertura del bando di gara da parte di Agea per l’acquisto di almeno 6.243.756 chilogrammi di polpa di pomodoro in scatola da 400 gr. netti, il cui corrispettivo è rappresentato da € 5.494.505 a valere sul Fondo nazionale per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. Questo bando segue il primo emanato nei giorni scorsi per la fornitura di 3 milioni di chilogrammi di farina. Peccato che il governo pensi solo ai prodotti pugliesi e finora – come ci confermano fonti accreditate – si sia dimenticato il riso. Forse perché è un prodotto del Nord?
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