Il progetto brusone, che monitora la presenza di spore di Pyricularia Oryzae nell’aria delle risaie del Piemonte orientale, si è concluso questa settimana rilevando un brusco cambiamento climatico, che, come scrivono i ricercatori incaricati da Ires che coordina il progetto «crea le condizioni ottimali per lo sviluppo del brusone. Il livello di rischio sale a 2 in 3 postazioni su 7. Le altre comunque rimangono a livello di rischio 1. Consigliamo massima allerta in considerazione anche dello stadio vegetativo del riso che per molte varietà si trova tra la piena fioritura e l’inizio della maturazione». La conclusione del progetto, finanziato dalla regione Piemonte e cui Risoitaliano.eu partecipa nella divulgazione (gli iscritti al servizio whatsapp, cui si accede tramite il Form in home page, ricevono tutti gli alert tempestivamente), ci offre l’occasione per sottolineare la necessità di un servizio integrato delle Regioni Piemonte e Lombardia, mai realizzato finora. Il brusone non si ferma ai confini amministrativi e un servizio di questo tipo avrebbe costi bassi e grande utilità.
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