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«PER GLI USI ECCEZIONALI NON SERVE UN MINISTRO»

da | 18 Apr 2018 | NEWS

La campagna di diserbo è imminente e i risicoltori non sanno ancora se potranno utilizzare propanile e quinclorac per combattere le infestanti. Al ministero della Salute tutto tace. La sensazione è che non ci si voglia assumere responsabilità, autorizzando l’uso eccezione di molecole che sono state autorizzate senza alcun cambiamento per anni. La Lega, che probabilmente assumerà la responsabilità di governare l’agricoltura italiana, si schiera con loro, come spiega l’europarlamentare pavese Angelo Ciocca in quest’intervista, in cui affronta anche lo spinoso tema delle autorizzazioni in deroga.

Onorevole Ciocca, è vero che l’Europa intende riprendere la guerra al glifosate?

Non seguiamo la linea di Martina, a Bruxelles l’Italia si è posta in un atteggiamento di chiusura che sarebbe andato sicuramente a svantaggio del settore agricolo. Se un governo vuole preservare la salute dei cittadini dovrebbe puntare i piedi anche in molte altre circostanze, parliamo di trattati di libero scambio privi delle dovute regolamentazioni e di importazioni selvagge spesso prive dei dovuti controlli. Bloccare totalmente l’utilizzo avrebbe messo in crisi il mondo agricolo per mancanza di alternative – considerando che comunque – il nostro mercato è saturo di prodotti extra Ue dove l’utilizzo è consentito. La Commissione chiedeva il rinnovo per 10 anni, noi abbiamo chiesto una graduale eliminazione in tre anni. Si è giunti al rinnovo per 5.

Non esiste solo il problema del glifosate: siamo alle porte di una campagna di diserbo in cui, oltre al triciclazolo, i risicoltori non potranno usare il Quinclorac e il Propanile perché il governo italiano, dopo anni di autorizzazioni in deroga, avrebbe cambiato idea. Cosa ne pensa?

Le Organizzazioni Agricole hanno richiesto la deroga anche per quest’anno senza, ad oggi, avere nessuna risposta. Riteniamo che la mancata autorizzazione sia un gravissimo danno per le aziende agricole, specialmente risicole, che sempre più spesso devono combattere sui mercati internazionali dove vengono usati prodotti che da noi sono da tempo banditi.

Sembra che la decisione dipenda – in assenza del ministro – dai dirigenti che non se la sentono di firmare nulla perché temono che un futuro ministro del M5S possa ravvisare un abuso di potere. Ma così si ferma l’economia, o no?

Diciamo anche che in questi anni il Ministero preposto non ha mai brillato in tema di scelte o per agilità di azione ed a maggior ragione, in questo momento storico, la mancanza della politica viene utilizzata come giustificazione per non adempiere a scadenze urgenti che non richiedono la presenza di un Ministro.

Sul piano politico, gli agricoltori vogliono sapere se la Lega intende farsi carico delle loro esigenze di produttività: non si produce se non si difende il riso dalle malerbe. Cosa pensa?

La Lega sarà sempre al fianco del mondo produttivo agricolo. Le aziende agricole devono poter continuare a produrre con gli stessi standard produttivi e di qualità.  Queste norme sempre più penalizzanti per il mondo agricolo molte volte sono frutto di poca conoscenza del problema e dettate da pura demagogia.

Un altro tema è il timing: è possibile che decisioni così importanti vengano prese a pochi giorni dall’inizio della campagna diserbi, rischiando di compromettere un intero raccolto?

E’ una assurdità. Questo sistema purtroppo sta diventando una consuetudine. Prendiamo le domande di aiuto previste dalla Pac: scadono tra meno di un mese ed a oggi le aziende agricole sono nell’incertezza gestionale perché il recepimento del regolamento Omnibus da parte del Ministero non esiste ancora. Si viaggia sempre con bozze creando sempre più confusione su quale bozza valga in un determinato giorno…

LISTINI OSCILLANTI

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Diva, Ronaldo e Dardo perlopiù coltivate in provincia di Vercelli e Novara, trovano listini differenti nelle due sedi

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