PENSIONATI SEMPRE PIU’ POVERI
Grido d’allarme del Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo (Cupla). Secondo il Rapporto CER_CUPLA 2022 Pensioni, inflazione e fisco, tra il 2009 e il 2021 il potere di acquisto delle pensioni si è ridotto considerevolmente.
MENO 4% PER LE PENSIONI DI 1500 EURO
Per le pensioni fino a 1.500 euro lorde il mese la perdita è stata tra il 3,5 e il 4,0 %, (circa 40 euro il mese). Ancora maggiore è la perdita delle pensioni di importo superiore. Per esempio, con un reddito pensionistico di 2.000 euro lordi mensili il valore reale è diminuito del 7%, circa 120 euro il mese, e di circa l’11% nel caso di un reddito loro di 4.000 euro. Cumulando le perdite registrate dal 2009 al 2021 si arriva a somme notevoli. Le stime narrano di circa 4.200 euro per una pensione di 1.000 euro lorde al mese, e a circa 34 mila euro nel caso di un reddito di 4.000 euro lorde il mese.
IL CONFRONTO CON I REDDITI DEI LAVORATORI DIPENDENTI
Lo sforzo fiscale addizionale dei pensionati negli ultimi 10 anni è tanto più significativo quando si mette a confronto a parità di reddito lordo, il prelievo fiscale sui redditi dei pensionistici con quello dei lavoratori dipendenti. Una disparità che non è stata superata dalla Legge di Bilancio 2022. Le pensioni si sono impoverite a causa dell’effetto combinato di due fattori approfonditamente analizzati nel Rapporto CER-CUPLA 2022: il meccanismo di adeguamento automatico del valore delle pensioni alle variazioni dei prezzi e l’aumento del prelievo fiscale sui redditi pensionistici.
LE STRATEGIE DI CUPLA
Se poi aggiungiamo l’aumento del gas, della luce e dei generi alimentari si realizza la situazione che molti pensionati scivolano nella povertà. Tracciato il quadro generale e tenuto conto delle riflessioni emerse dal Rapporto, le proposte di CUPLA per il prossimo futuro sono 4.
- Sostenere i redditi dei pensionati, con particolare riguardo alle fasce economicamente più deboli.
- Adeguare, seppur gradualmente, i trattamenti minimi di pensione al 40 per cento del reddito medio nazionale.
- Riformare il meccanismo di rivalutazione annuale calcolata dall’ISTAT, adottando l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea (IPCA), decisamente più adatto dell’indice per le famiglie di operai ed impiegati (FOI).
- Colmare lo svantaggio in fatto di tassazione ai danni dei pensionati allineando le detrazioni da lavoro dipendente e da pensione, oppure introducendo un nuovo bonus Irpef pensionati, che coinvolga, ad esempio, tutti coloro che percepiscono pensioni basse escluse quelle assistenziali che sono esenti.
SENSIBILIZZARE I GRUPPI PARLAMENTARI
Le principali iniziative che CUPLA vuole promuovere per il prossimo futuro, a sostegno delle proposte di tutela del potere d’acquisto delle pensioni, sono quelle di sensibilizzare i gruppi parlamentari in occasione della discussione del bilancio previsionale pubblico del 2023, di concertare una strategia condivisa con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL dei pensionati e, infine, promuovere attività significative e originali a tale scopo.
Il CUPLA, inoltre, ha fatto proprio il documento “Carta per i diritti degli anziani e dei doveri della comunità” presentato lo scorso settembre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e caratterizzato dagli obiettivi di Rispetto della Dignità della Persone nella terza età, Assistenza Responsabile e Vita Attiva di Relazione. (Fonte: Anp-Cia)