La notizia che, dopo oltre 45 anni, va in pensione il “patentino”, ossia l’autorizzazione all’acquisto dei presidi sanitari (ora prodotti fitosanitari) tossici, molto tossici e nocivi, ha suscitato un grande interesse tra i nostri lettori. Come sappiamo, il “patentino” è stato sostituito dal nuovo certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo, che interesserà tutti i prodotti fitosanitari e coadiuvanti per uso professionale, indipendentemente dalla loro classificazione ai sensi del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 e del decreto 22 gennaio 2014, Pan. Sappiamo anche che i vecchi “patentini” in corso di validità (la cui durata è di 5 anni) potranno essere utilizzati sino alla loro scadenza naturale ma per chi dovesse acquistare e utilizzare prodotti fitosanitari e/o coadiuvanti, il Dlgs 150/2012 e il decreto 22 gennaio 2014 dettano un nuovo percorso formativo. Oltre allo studio pubblicato dall’Ordine degli agronomi della Provincia di Milano (http://www.risoitaliano.eu/patentino-addio/). Per comprendere bene cosa cambierà quest’anno, e in modo significativo dal 26 novembre, vogliamo segnalare l’articolo allegato (si scarica cliccando QUI) a firma di Floriano Mazzini, funzionario della Regione Emilia-Romagna. Spiega come saranno suddivisi i prodotti fitosanitari e segnala che il loro acquisto ed anche il loro impiego sarà condizionato al possesso del patentino: dovranno averlo tutti coloro che, nell’ambito di un’azienda agricola, acquistano, manipolano e distribuiscono i prodotti fitosanitari o le loro rimanenze. La classificazione ed etichettatura di pericolo cambierà a partire dal mese di giugno. Verranno modificati anche i simboli di pericolo – a esempio non ci sarà più la croce di S. Andrea – e le frasi di rito. Ma non solo… (03.02.15)
UN RISO CHE NON SCADE PER 15 ANNI
Un processo di ricerca destinato ad aprire nuovi canali di consumo del riso valenciano ne prolunga fino a 15 anni la scadenza