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«PARTECIPATE TUTTI ALLA CONSULTAZIONE SUI DAZI»

da | 17 Mag 2020 | NEWS

Ente Risi

L’Ente Risi invita tutti i risicoltori a compilare il questionario collegandosi a questo sito dell’Unione europea in cui si tiene la consultazione per modificare il Regolamento (UE) N°978/2012 che riguarda il Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG) e le importazioni a dazio zero dai Paesi EBA. Partecipare alla consultazione permette di incidere sul processo di riforma, perché i risultati della consultazione pubblica saranno tenuti presenti dalla Commissione europea. Per questo, è importante non solo che gli agricoltori partecipino, ma che facciano partecipare altri cittadini, che dovranno compilare il questionario da Pc o Mac diversi, in quanto il server europeo individua l’IP dell’apparato che si collega ed impedisce di partecipare due volte dallo stesso apparato. Il presidente Paolo Carrà chiede dunque aiuto a Risoitaliano.eu per diffondere al massimo questo messaggio, poiché, sottolinea, «le importazioni a dazio zero dai Paesi meno avanzati danneggiano la risicoltura europea e tutta la filiera deve mobilitarsi». Anche questa consultazione è in inglese, ma l’Ente Nazionale Risi ha provveduto alla sua traduzione in italiano per facilitare le risposte degli agricoltori.

Scadenza il 3 giugno

Carrà ricorda che «durante il 3° Forum sul settore del riso europeo tenutosi a Bruxelles lo scorso ottobre tutta la filiera risicola europea ha chiesto che venisse modificato il regolamento SPG in quanto non tutela la filiera ed in particolare gli interessi dei produttori agricoli. L’esperienza delle importazioni di riso lavorato dalla Cambogia e dal Myanmar ne è la prova. Questa consultazione dà la possibilità al settore risicolo di far sentire la propria voce sottolineando ciò che non va bene. Facciamo sentire insieme a Bruxelles la nostra voce adesso, perché domani potrebbe essere tardi». La scadenza del questionario è il 3 giugno ed è facile rispondere collegandosi al sito della consultazione, stampando e tenendo di fronte a sé la le istruzioni e la traduzione italiana che potete scaricare cliccando su questo link: QUESTIONARIO IN ITALIANO. Per praticità, consigliamo di tralasciare la compilazione dei commenti. Per compilare il questionario è necessario registrarsi al sito dell’Unione europea e la procedura è descritta da questo vademecum che potete stampare: ISTRUZIONI PER COMPILAZIONE

Fare squadra

«Ringrazio Risoitaliano per la collaborazione – osserva Carrà – perché è davvero il momento di fare squadra per il riso. Le domande alle quali si chiede di rispondere non sono semplici e il testo del questionario è solo in lingua inglese, francese e tedesca, le riposte però potranno essere fornite nella nostra lingua. Per aiutare gli agricoltori, abbiamo istituito dal lunedì al venerdì, in orario di ufficio, un servizio telefonico dedicato per aiutare chiunque volesse rispondere al questionario».

La linea del Forum

Carrà ha anche stilato una raccomandazione alla Commissione europea, affinché nella modifica del regolamento applichi secondo quanto emerso nel Terzo Forum del settore del riso dell’Ue. «Nell’ambito del regolamento (UE) n.978/2012, relativo all’applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate – recita la nota – è opportuno procedere ad una revisione al fine di garantire una maggiore tutela per il settore del riso dell’Unione europea.

Si propongono le seguenti modifiche:

  1. Come già sperimentato dalla filiera le procedure per l’applicazione della clausola di salvaguardia si rilevano difficili da attivare, per le prove da fornire, per l’individuazione degli interessi da tutelare e per l’identificazione del soggetto danneggiato. Per meglio tutelare gli interessi della filiera del riso dell’Ue risulta, pertanto, necessario attuare una modifica della regolamentazione vigente in materia. L’articolo 29 del regolamento in questione dovrebbe essere modificatoprevedendo che per il settore del riso nell’ambito del regime EBA sia adottata la regola di applicazione “automatica” della clausola di salvaguardia quando le importazioni di un determinato anno superino di un x% le importazioni dell’anno precedente; regola attualmente prevista solo per alcuni settori ed esclusivamente in ambito SPG e SPG +. Ovviamente, all’atto della decisione dovranno essere ben valutate le condizioni di inizio periodo per evitare che la decorrenza del sistema provochi già situazioni difficili per il settore.
  2. l’articolo 22 del regolamento in questione nella sua formulazione attuale non consente di ripristinare i normali dazi della tariffa doganale comune nel caso in cui il danno potenziale o accertato sia a carico dei produttori agricoli.
    Infatti, abbiamo avuto modo di constatare in sede di redazione del dossier relativo alla richiesta di applicazione della clausola di salvaguardia che i Servizi della Commissione europea interpretano l’articolo in parola intervenendo solo al verificarsi di un danno potenziale o accertato a carico del settore industriale. Prova ne è il fatto che nei considerando del regolamento di esecuzione (UE) 2019/67, che istituisce misure di salvaguardia in relazione alle importazioni di riso Indica originario della Cambogia e del Myanmar, è stata riportato tutto l’iter procedurale condotto dalla Commissione, ma nella sezione relativa alle visite di verifica (punto 1.3.) non figurano le aziende agricole visitate dagli ispettori della Commissione. Nella vicenda EBA/riso è stato ben evidenziato che l’anello più debole della filiera è proprio la parte agricola che al verificarsi di un aumento esponenziale delle importazioni a dazio zero si è trovata, in un primo tempo, costretta a ridurre i prezzi della materia prima (risone) e, successivamente, a ridurre progressivamente le superfici investite a riso con rilevanti danni economici e con potenziali ricadute negative sul contesto sociale e ambientale.
  3. Più in generale è opportuno che il regolamento venga semplificato in modo da rendere più immediata l’applicazione delle misure di salvaguardia per evitare le lungaggini che si sono verificate prima dell’applicazione del regolamento di salvaguardia».

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