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PARIGI AIUTA CHI NON USA GLIFOSATO

Agricoltura
La Commissione europea ha approvato il piano di aiuti francese da 215 milioni di euro per aiutare gli agricoltori francesi che non utilizzano il glifosato. Si tratta di agricoltori che devono affrontare costi di produzione più elevati, come riportato dal sito web www.euractiv.com. Grazie al via libera dell’esecutivo Ue, le aziende agricole francesi che non utilizzano più il principio attivo potranno comunque ricevere aiuti di Stato nel 2023 nell’ambito del piano di uscita francese dal glifosato.

AIUTI ANTI CRISI GUERRA RUSSIA -UCRAINA

Il regime di aiuti è stato approvato da Bruxelles martedì 10 gennaio nell’ambito del Quadro di crisi temporaneo per le misure di aiuto di Stato, adottato nel marzo 2022. Il Quadro ha portato a un allentamento delle norme antitrust dell’Ue – altrimenti piuttosto rigide – per sostenere l’economia sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime di aiuti francese, presentato dal governo nel dicembre 2020 e introdotto nella legge finanziaria del 2021, concede un credito d’imposta annuale di 2.500 per ogni azienda agricola che non utilizza il glifosato.

CREDITI D’IMPOSTA

Analogamente ai crediti d’imposta per le aziende agricole certificate “ad alto valore ambientale” (Hve) o “ad agricoltura biologica” (Ab), lo scopo del regime è quello di compensare i costi dell’eliminazione graduale dei prodotti fitosanitari. Nel 2021, il governo ha dichiarato che con il nuovo credito d’imposta vuole aiutare gli agricoltori che sono pienamente impegnati nella transizione agro-ecologica dei loro sistemi di produzione.
Questo credito d’imposta, semplice e di facile accesso, si aggiunge ai crediti d’imposta concessi per l’agricoltura biologica e per la certificazione Hve. Tuttavia, non può essere richiesto insieme ad essi. E’ rivolto alle aziende agricole con le seguenti caratteristiche:
  • svantaggiate per il mancato utilizzo del glifosato,
  • coltivano colture permanenti,
  • dispongono di seminativi
  • zootecniche che coltivano questo tipo di colture.
La Commissione, da parte sua, ha dichiarato in un comunicato che il regime è necessario, appropriato e proporzionato per far fronte a una grave perturbazione economica in uno Stato membro, sottolineando anche che la sua approvazione è in linea con le condizioni stabilite nel quadro di crisi temporaneo.

AIUTI PIU’ FLESSIBILI IN ATTESA DI NUOVI STUDI

La Commissione ha chiarito che il quadro degli aiuti di Stato è stato reso più flessibile dal 2020, a causa della crisi del Covid prima e della guerra in Ucraina ora, per dare agli Stati membri un margine di manovra per sostenere le proprie aziende. Il piano di uscita francese dal glifosato sarà quindi prorogato almeno fino al 31 dicembre 2023, poiché la Commissione Ue ha deciso di concedere una prolungamento di un anno all’autorizzazione dell’erbicida, che sarebbe dovuta scadere alla fine del 2022.
Per quanto riguarda l’uso futuro del glifosato, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) dovrebbe fornire una valutazione scientifica della situazione nel luglio 2023.Il presidente Emmanuel Macron aveva promesso nel 2017 di vietare il glifosato in Francia “al massimo entro tre anni”, prima di fare marcia indietro alla fine.
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