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PAC: RESTA L’OBBLIGO DI SEME CERTIFICATO

da | 21 Set 2022 | NEWS

patuanelli

Il Ministro delle politiche agricole (foto grande) ha convocato per il 28 settembre la riunione del Tavolo di partenariato nazionale sull’attuazione della PAC 2023-2027, con l’obiettivo di finalizzare i lavori relativi alla definizione del Piano strategico.

SEME CERTIFICATO PER L’AIUTO ACCOPPIATO

La proposta presentata comprende ancora l’obbligo di usare seme certificato per percepire l’aiuto accoppiato, contestato dai sindacati agricoli e su cui anche l’Ente Nazionale Risi ha espresso parere contrario, inviando a Roma un contributo tecnico che, al momento, non è stato recepito dal Ministero.

SOMMERSIONE SENZA RISO?

Anche dal capitolo PSR emergerebbero delle innovazioni che lasciano perplessi, come l’obbligo di set aside in sommersione: favorirebbe la biodiversità ma impedirebbe di coltivare riso. (Avviso) Restano i rossetti, che devono essere profondi addirittura un metro: anche questa è una scelta tecnicamente insostenibile, perchè intaccando lo strato argilloso e arrivando alla ghiaia si compromette l’irrigazione della risaia.

Queste decisioni possibile che non siano modificate. Non c’è più tempo. Il 28 settembre ci sarà ancora Patuanelli al Ministero e i suoi funzionari non intendono modificare la bozza. Ciò comporterebbe un faticoso lavoro di aggiornamento e condivisione con Bruxelles.(Che seme ti conviene?)

CONSULTA LA BOZZA DEL PIANO STRATEGICO NAZIONALE

In breve, a Roma non si vuol far la fatica di approfondire il tema del riso. L’obbligo del seme certificato, infatti, non riguarda solo il riso ma è una scelta trasversale. La scelta interessa tutte le colture beneficiarie di un aiuto accoppiato.

Nella riunione del 2 settembre, la consulta risicola nazionale aveva chiarito che la risicoltura già utilizza una percentuale elevata di seme certificato. Inoltre, le misure in esame sono dannose, ma non è stata ascoltata. La versione aggiornata del Piano strategico della Pac oggetto di discussione in sede di riunione è consultabile sul sito del Mipaaf e della Rete Rurale QUI.

UN FONDO PER LE TEA

UN FONDO PER LE TEA

il coordinamento che unisce 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana, ha sottoscritto il Manifesto per la Promozione delle TEA.

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