Torniamo a parlare del convegno “Alla fine del raccolto… aggiornamenti tecnici” organizzato dal Distretto Rurale “Riso e Rane” domenica 12 novembre presso il Castello di Abbiategrasso per affrontare il nodo del raccolto.
LEGGI QUI IL PRIMO ARTICOLO SULL’INCONTRO.
IL BILANCIO DELL’AZIENDA RISICOLA
Giuseppe Sarasso, Agronomo, dell’Associazione Laureati in Scienze Agraria delle Province di Biella e Vercelli, ha aggiornato la platea circa l’evoluzione dei costi di produzione dell’azienda risicola. In particolare, il contributo dell’Associazione è importante per governare correttamente il dibattito in Europa su temi quali la Clausola di Salvaguardia e le politiche commerciali. L’Associazione essendo attiva nella registrazione dei bilanci aziendali ha corretto la stessa Inea che nel 2017 riportava costi marcatamente sottostimati. Si pensi addirittura che come costi per l’energia e le assicurazioni veniva indicato lo “zero”. Ma enormi differenze si sono osservate anche per altre voci quali i fattori tecnici, l’affitto dei terreni, la meccanizzazione, le spese burocratiche, finanziarie, fiscali e per la mano d’opera. Proprio circa quest’ultimo importantissimo fattore di produzione, il lavoro dell’associazione ha “corretto” le stime dell’Inps. Quest’ultima, infatti nel 2016 andrò incontro ad una contestazione da parte della Regione Piemonte sul numero di dipendenti.
C’E’ UN PROBLEMA DI RESA
Gli aggiornamenti dei bilanci 2021 sono risultati ben presto obsoleti a causa delle particolarità dell’annata 2022. Le stime dei costi per l’annata 2023 parlano di una forchetta 4293 – 3486 euro/ettaro in relazione alle dimensioni dell’azienda risicola. Si tratterebbe di un balzo in avanti di circa 1000 euro per ettaro rispetto ai costi 2021. Il prezzo di equilibrio con le rese di questi anni poco inferiori ai 7 tonnellate ettaro si raggiungeranno con prezzi di risone compresi tra i 662 e i 538 euro per tonnellata. Prezzo di equilibrio che scenderebbe certamente con la realizzazione di rese superiori. L’Italia arranca rispetto ai miglioramenti delle rese. Fanno meglio, infatti, Australia, Egitto e California che si avvicinano ai 10 tonnellate ad ettaro.