La Regione Lombardia conferma la linea dura sull’oxadiazon. Già in occasione delle semine di riso 2016 la Regione aveva indicato alcune “misure di mitigazione” al fine di ridurre i rischi derivanti dall’utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari. A partire dal prossimo 1 gennaio, verranno introdotte misure ancora più restrittive sull’utilizzo di tre sostanze attive, insistendo sulla riduzione dei fenomeni di deriva del 30% in caso di utilizzo di prodotti contenenti l’oxadiazon (e non solo). Vediamo nel dettaglio le informazioni diffuse da Confagricoltura Milano.
Terbutilazina:
– in pre-emergenza: è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 70% della SAU aziendale A MAIS; in alternativa può essere effettuato un diserbo localizzato durante la semina.; in tal caso la fascia trattata potrà essere al massimo 50% dell’interfila.
– in post-emergenza: se si utilizza un prodotto contenente terbutilazina i fenomeni di deriva dovranno essere ridotti del 30%.
Glifosate:
è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 70% della SAU aziendale; sono escluse solo le aziende che aderiscono a programmi ufficialmente riconosciuti di agricoltura conservativa.
Oxadiazon:
nelle risaie condotte con la tecnica della semina interrata a file e con irrigazione turnata è ammesso l’utilizzo di tale sostanza attiva sul 70% della SAU aziendale a riso; in tutte le tipologie di risaia l’utilizzo della sostanza attiva Oxadiazon è ammesso solo con tecniche che prevedono la riduzione della deriva di almeno 30%.