All’inizio fu il Gladio. Ancora oggi, se dici Almo ricordi prima di tutto quella varietà, che ha rimpiazzato il Thaibonnet, furoreggiando nel campo dei lunghi B. Ma Almo non è solo Gladio. Se il capostipite della ricerca varietale promossa dal compianto Silvestro Murtas resta un punto di riferimento per le sementi convenzionali, anche grazie alla sua resistenza alle malattie e alle avversità climatiche, oggi si fanno strada anche altre soluzioni, come il Dardo che quest’anno si candida a sfamare gli appetiti dell’industria per il riso lungo A con la sua taglia bassa e una versatilità che lo rende idoneo alla parboilizzazione.
Nelle semine 2022 – che saranno probabilmente nel segno del Teti, che è “tanta roba” come sa chi investe nel seme certificato – non può mancare un medio cristallino come il Crono, caratterizzato da una gran capacità di accestimento e da rese molto alte. Nel campo dei risotti, troviamo poi il Proteo (tipo Baldo) e il Fedra (tipo Roma), entrambe con ciclo breve e basso contenuto di amilosio, dotate di altissima produttività; così come il Poseidone, che è il Carnaroli di Almo. Poseidone, precoce, basso, mediamente resistente al brusone, è il primo riso che si taglia e quest’anno ha soddisfatto anche in termini di prezzo chi lo ha coltivato. Il catalogo 2022 evidenzia infine l’Elettra, l’aromatico della scuderia Almo: un bel seme produttivo, uno dei risi più aromatici che si possano trovare sul mercato. Scarica il Catalogo Almo. (IP)