Il miglior risotto del mondo italiano e "abita" all’hotel San Rocco di Orta San Giulio. Il risotto alla milanese preparato dallo chef Paolo Viviani ha conquistato infatti il primo posto alle Olimpiadi del riso, celebrate a Castellon de la Plana (Valencia) e organizzate dall’Acadmie Internationale de la Gastronomie, tra i cuochi di 23 nazioni. Viviani ha preceduto in particolare colleghi portoghesi, spagnoli, siriani e libicie d’assoluto valore, presentendo il suo "risotto" in due versioni sullo stesso piatto e separati da due righe parallele, una di crema di parmigiano e l’altra all’aceto balsamico tradizionale: il risotto classico mantecato con stimmi di zafferano e una nuvola di tartufo bianco sopra, e la versione croccante, realizzata sostituendo la carne dell’ossobuco con il riso e farcendo l’interno dell’osso, tolto il midollo, con crema di parmigiano che fuoriuscendo condiva il tortino di riso. Il tutto condito da violette commestibili. La materia prima utilizzata durante la kermesse dalla delegazione italiana stata riso Carnaroli della cascina Veneria, rappresentata all’appuntamento dal direttore generale Guido Sodano. La cascina Veneria (www.cascinaveneria.it), divenuta famosa come set del film Riso Amaro, si trova nelle Grange vercellesi e dal 1992 produce riso di qualit nella propria riseria. La materia prima prodotta su una superficie complessiva di circa 750 ettari, coltivata per due terzi a riso e per la restante parte a soia. Si pratica una rotazione triennale al fine di arricchire e ripulire i terreni, consentendo un pi razionale utilizzo di concimi e fitofarmaci. L’azienda controlla direttamente il processo di produzione, dalla selezione delle sementi, alla coltiovazione, fino alla trasformazione e al confezionamento del riso, garantendocos la qualit del prodotto fino alle nostre tavole.
NEMATODE IN UN SEME CERTIFICATO SU TRE
Negli incontri dell’Ente Risi con gli agricoltori della provincia di Pavia, ERSAF ha illustrato le problematiche sul nematode