Il Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori della Lombardia, il risicoltore Giovanni Daghetta (foto piccola), esprime una forte preoccupazione per gli atti criminosi che sempre più frequentemente si manifestano nelle campagne delle varie provincie lombarde, generando una condizione di insicurezza per le famiglie e per le attività delle imprese agricole. Dopo il reato di abigeato (sottrazione degli animali negli allevamenti) e il furto dei macchinari e delle attrezzature agricole, ora la preoccupazione è data dall’estendersi dei furti di materiale delle linee elettriche che alimentano le cascine e gli impianti di lavorazione dei prodotti agricoli. In altre parole, smontano le linee per rubarsi il rame, denuncia la Cia Lombardia. Questo tipo di reato, oltre a provocare un danno pubblico, priva le abitazioni della fornitura di energia elettrica e pregiudica in diverse occasioni la stessa impresa agricola nel periodo più intenso dell’attività. Pensiamo ad esempio all’attività di essicazione dei cereali e dei foraggi, come anche la refrigerazione delle produzioni ortofrutticole stagionali e lattiero casearie. Inoltre Cia Lombardia evidenzia il rischio di un danno economico causato agli impianti fotovoltaici che trovano nel periodo estivo il massimo della produzione di energia pulita. Occorre quindi, sottolinea il Presidente Daghetta, che le Istituzioni preposte intervengono per intensificare la vigilanza e il presidio del territorio rurale al fine di evitare il progressivo aumento di queste attività criminose, dando così agli imprenditori e alle loro famiglie la necessaria tranquillità per continuare le proprie attività. (14.06.14)
PREOCCUPA L’ACCUMULO NEVOSO
L’analisi idrologica a cura di Confagricoltura Pavia e di Alberto Lasagna