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ORA LA POLITICA SA COSA FARE PER LE IRRIGAZIONI

da | 26 Mag 2023 | Non solo riso

risorsa idrica

Con un recente studio il CREA fa una prima analisi delle risorse allocate tra gli interventi del Piano Strategico della PAC 23/ 27 (PSP). In particolare, l’interesse è verso il contributo potenziale alla gestione sostenibile della risorsa idrica.

Lo studio evidenzia come la sostenibilità della gestione dell’acqua in agricoltura passi anche attraverso il miglioramento della gestione dell’irrigazione, supportato da specifici interventi del PSP. Questi, oltre a supportare la redditività delle aziende agricole attraverso il miglioramento dell’efficienza irrigua, offrono benefici in termini di tutela quantitativa della risorsa idrica, nonché in termini di aumento dell’attrattività dei territori.

OGGETTO DI STUDIO: ACA, SRC e SRD

Lo studio – qui trovi la presentazione – considera gli impegni agroambientali (ACA), i pagamenti compensativi (SRC) e gli investimenti (SRD) come interventi della spesa programmata, nell’ambito del grande tema della “tutela dell’acqua” e dell’Obiettivo 5, Favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse, che riguardano sia la quantità – efficientare e rendere sostenibile l’uso delle risorse idriche in agricoltura, sia la qualità – tutelare le acque superficiali e profonde dall’inquinamento.

INTEGRAZIONE TRA POLITICHE

Gli interventi si fondano sull’integrazione tra le politiche ambientali per la tutela delle risorse idriche, anche con l’incremento dell’efficienza nell’uso dell’acqua per l’agricoltura e il miglioramento della gestione idrica per la salvaguardia degli ecosistemi, sia a livello infrastrutturale che di singola azienda. La PSP, quindi, prevede impegni a tutela delle acque superficiali e sotterranee, oltre ad altri che supportano ecosistemi dipendenti dalla gestione delle risorse idriche, ad esempio agro-ecosistemi caratterizzati da ambienti umidi – è il caso della gestione delle risaie (ACA 22) che rappresentano spesso gli unici habitat di sostituzione di zone umide ormai scomparse, in ottica di valorizzazione della biodiversità.

LA TECNOLOGIA PER LA RISORSA IDRICA

Numerosi interventi specifici riguardano la gestione dell’irrigazione, attraverso il miglioramento dell’efficienza irrigua ottimizzando i volumi con nuove tecnologie per il bilancio irriguo, irrigazione di precisione, strumenti di remote sensing e software dedicati (si vedano ACA 2 e 24), impianti irrigui e per lo stoccaggio/ riuso (si vedano SRD 01 e 02).

Altri interventi riguardano l’ottimizzazione dei flussi nelle reti irrigue, riducendo le perdite e installando tecnologie avanzate, coinvolgendo gli enti responsabili della gestione e le iniziative di stoccaggio e riuso.  

80% DELLE RISORSE ALLA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA

L’analisi svolta dal CREA evidenziano come le Regioni abbiano destinato circa l’80% delle risorse agli interventi di gestione della risorsa idrica, tra gli interventi agro-ambientali, inclusi quelli legati alla biodiversità citati prima (ACA 22).

Tra gli investimenti, poi, circa il 70% riguardano la gestione dell’acqua, sebbene solo il 25% alle esigenze specifiche per la risorsa idrica. Tra gli SRC, invece, il 25% delle risorse riguarda pagamenti compensativi per zone agricole incluse in piani di gestione dei bacini idrografici.

PAGAMENTI AGRO – AMBIENTALI SCELTI DA POCHI

Guardando alle scelte delle singole Regioni, emerge come i pagamenti agro-ambientali per l’ottimizzazione dei volumi da distribuire in campo (ACA2 e 24) sono selezionati in pochi casi. Tutte le Regioni hanno attivato gli interventi a supporto degli investimenti irrigui aziendali per aumentare la redditività (SRD01), poco più della metà ha attivato l’SRD02 che supporta gli investimenti aziendali con finalità ambientali. Infine, circa la metà delle Regioni ha attivato l‘SRD08 per il supporto agli investimenti irrigui extra-aziendali con finalità ambientali.

SERVE MONITORAGGIO SOSTENUTO DA PARAMETRI CERTI

In conclusione, i ricercatori del CREA dichiarano che «dall’analisi emerge un contributo potenziale rilevante (…) al miglioramento della sostenibilità dell’uso dell’acqua in agricoltura, anche se l’effettiva entità dovrà essere verificata nell’ambito del monitoraggio, incentrata sul nuovo Performance Monitoring and Evaluation Framework.

Inoltre, sarà da considerare il ruolo degli interventi trasversali per il rafforzamento della conoscenza e l’innovazione. Questi potranno incidere significativamente sullo sviluppo di tecnologie e pratiche per la gestione sostenibile della risorsa idrica». Autore: Azzurra Giorgio

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