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ONLINE GLI STUDI EFSA

da | 21 Gen 2019 | Non solo riso

L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha annunciato che intende condividere i dati raccolti in settori quali le abitudini di consumo alimentare, residui di antiparassitari negli alimenti, contaminanti chimici e additivi nei prodotti alimentari, focolai di malattie di origine alimentare e resistenza antimicrobica.

I dati saranno resi disponibili su Knowledge Junction (https://zenodo.org/communities/efsa-kj/?page=1&size=20),  curato dell’Efsa, istituito per migliorare la trasparenza, la riproducibilità e la riusabilità delle prove nelle valutazioni del rischio per la sicurezza di alimenti e mangimi. I primi gruppi di dati saranno pubblicati quest’anno.

Knowledge Junction è una comunità sulla piattaforma Zenodo ed è accessibile da parte di chiunque disponga di un browser web.
«Rendere di libero accesso questi dati – afferma Mary Gilsenan, a capo dell’Ente di gestione delle prove dell’Efsa – rappresenterà una pietra miliare significativa per gli Stati membri che forniscono i dati che usiamo e per l’ente stesso. Per la prima volta, quando pubblicheremo questi risultati scientifici, renderemo simultaneamente disponibili tutti i dati utilizzati nella valutazione. Questo offrirà un processo di pubblicazione tempestivo, comparabile, interoperabile e accessibile. Oltre ad essere in linea con uno degli obiettivi strategici dell’Efsa, ovvero ampliare le sue prove e massimizzare l’accesso ai suoi dati, la mossa rappresenta parte di ampi sforzi dell’Ue per promuovere l’accesso del pubblico ai dati e alle informazion». E ha aggiunto: «L’open data è un fattore chiave per la trasparenza, la responsabilità e il processo decisionale basato sull’evidenza. Passare dal dato su richiesta a un approccio proattivo basato sui dati è una mossa positiva per l’Efsa e tutti i nostri portatori di interesse».

Il rapporto è stato redatto dagli specialisti dei dati dell’Ente in cooperazione con esperti e autorità degli Stati membri dell’Ue: include una revisione delle misure che i singoli paesi stanno adottando per fornire accesso pubblico ai dati del governo. Le organizzazioni per la sicurezza di alimenti e mangimi adottano approcci diversi, ma la disponibilità di dati sulla sicurezza alimentare aumenta di anno in anno.

«Ci auguriamo che la nostra scelta contribuisca a stimolare l’adozione di una politica di dati aperti nel settore della sicurezza alimentare in tutta Europa – ha concluso – L’accesso ai dati aperti può aiutare i consumatori a fare scelte salutari, migliorare i sistemi di monitoraggio della sicurezza alimentare e guidare l’innovazione nel settore della produzione alimentare».

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