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TUTTO DIPENDE DALL’OFFERTA

da | 3 Nov 2023 | NEWS

scambi

La settimana di mercato si chiude senza novità significative in seguito alla borsa di venerdì mattina a Mortara. Nel listino emesso si notano tre variazioni, tutte però frutto di allineamenti ai prezzi già registrati nelle precedenti sedute (leggi l’ultima analisi).

DOMANDA PRESENTE MA NESSUN NUOVO APPREZZAMENTO OFFERTA

Le quotazioni risultano così in linea con quanto descritto ed analizzato in precedenza. Idem dicasi per il contesto in sala di contrattazione, che gli operatori affermano essere sempre caratterizzato da una domanda interessata ed un’offerta poco propensa alla vendita. Tale dinamica dovrebbe continuare a spingere i prezzi in crescita, tuttavia ciò non si verifica nella mattinata di venerdì. Tuttalpiù le quotazioni circolate ufficiosamente nelle sedute precedenti, non vengono ufficializzate in questa. Tali prezzi, 60 €/q lordi per Selenio e 55/60 €/q lordi per i lunghi A da parboiled di pregio e non, continuano ad essere fattibili all’atto pratico con pagamenti lunghi. La commissione della borsa Lomellina, tuttavia,  non ha ritenuto opportuno ufficializzarli. È doveroso sottolineare che questa sede è maggiormente legata al mercato dei risi da risotto, mentre i comparti oggetto dei possibili apprezzamenti vengono più scambiati altrove.

COSA POTREBBE SUCCEDERE?

Le crescite tipiche del fine raccolto (non ancora totale ma sempre più prossimo) sembrano così assestarsi. Ciò dopo un +5/10 €/q diffuso su pressoché tutte le voci a listino. Nel breve periodo questa frenata pare una conferma di quanto previsto dagli operatori fin dalle prime battute di questa campagna di mercato. Il livello attuale, dunque, potrebbe diventare il riferimento almeno fino al classico calo di domanda invernale. Sarà molto difficile che l’ascesa delle valutazioni continui inesorabile come nella passata stagione. Questo a meno che l’offerta già scarsa non si blocchi ulteriormente. In seguito si avrebbe un’ulteriore crescita nei listini ma con il rischio che l’industria finisca col cercare merce altrove per i comparti maggiormente intersecati con l’estero e il consumo dei risi da interno cali. Tale sviluppo, vissuto nella scorsa campagna, sappiamo che potrebbe bloccare la domanda, portando ad un successivo rapido crollo delle quotazioni.

Guardando l’ultimo bollettino trasferimenti, pubblicato come di consueto mercoledì sul sito di Ente Risi, si continua a notare un quantitativo totale maggiore della scorsa campagna ma inferiore al 2021. Un dato intermedio figlio della buona richiesta dell’industria ma anche della scarsa voglia di vendere dei risicoltori. Rispetto alla settimana scorsa si nota un calo nel trasferimento settimanale di lunghi B, che riportano un dato totale comunque decisamente positivo. In leggera crescita, al contrario, il mercato interno ma non alla voce Carnaroli. Il re dei risotti è l’unico comparto per il quale non vi sono stati apprezzamenti da inizio campagna. Ciò, unito al maggiore investimento di superficie seminata, fa presagire un annata meno remunerativa del consueto. Autore: Ezio Bosso.

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A QUALCUNO PIACE CLASSICO

A QUALCUNO PIACE CLASSICO

A Milano i massimi della voce Carnaroli e similari raggiungono i 106 €/q lordi. Un prezzo in difetto rispetto agli scambi Carnaroli Classico

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