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NUOVO REGOLAMENTO FERTILIZZANTI

da | 27 Mar 2019 | Norme e tributi

Oggi è stato approvato a Strasburgo il nuovo Regolamento UE dei Fertilizzanti. Dopo l’accordo raggiunto lo scorso novembre dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione europea ed in seguito all’approvazione, a metà dicembre, del testo legislativo da parte del COREPER (il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri), il nuovo Regolamento ha avuto  l’approvazione definitiva del Parlamento Europeo riunitosi in seduta plenaria. Oltre a porre chiarezza in merito a numerosi aspetti tecnici (quali ad esempio il limite del cadmio contenuto nei fertilizzanti, che viene fissato in maniera univoca a 60 milligrammi per chilo, o la funzione dei biostimolanti, che viene ribadita essere sempre nutritiva e non curativa), il nuovo Regolamento, rispetto a quello che va a sostituire, allarga notevolmente lo spettro dei fertilizzanti disciplinati spalancando così le porte dell’Europa alla libera circolazione di tanti prodotti che prima non potevano fregiarsi del Marchio CE, come ad esempio i concimi organici, organo-minerali e biostimolanti, che in questi ultimi anni hanno assunto sempre più importanza per gli agricoltori. (AVVISO: I NUMERI DEL CLEARFIELD)

Cosa cambia

Il regolamento armonizza le norme per i fertilizzanti prodotti da materie prime biologiche o secondarie nell’Ue, aprendo nuove possibilità per la loro produzione su vasta scala. Inoltre, stabilisce limiti armonizzati per una serie di contaminanti contenuti nei fertilizzanti minerali. Il nuovo regolamento porterà sul mercato una vasta gamma di fertilizzanti innovativi e più rispettosi dell’ambiente. I produttori, gli agricoltori, ma anche i consumatori di prodotti agricoli traggono vantaggio dalla crescita prevista della produttività agricola e da terreni più puliti. Fattori trainanti del sistema agricolo, i fertilizzanti sono indispensabili per aumentare la fertilità del terreno e rappresentano per le piante quello che gli alimenti rappresentano per l’uomo: un nutrimento. Le stime evidenziano in modo inconfutabile che senza il loro utilizzo possono verificarsi nei raccolti agricoli perdite pari anche al 75%.

I contenuti del regolamento

Secondo il progetto di regolamento, i prodotti fertilizzanti dell’UE recanti la “marcatura CE” dovranno soddisfare determinati requisiti per beneficiare della libera circolazione nel mercato interno: i requisiti includeranno livelli massimi di contaminanti obbligatori, l’uso di categorie di materiali componenti definiti e requisiti di etichettatura. I produttori di fertilizzanti che non recano il marchio CE avranno comunque la possibilità di immetterli sul loro mercato nazionale.

La logica dell’economia circolare

Il nuovo regolamento, che sostituirà l’attuale regolamento sui fertilizzanti del 2003, copre tutti i tipi di fertilizzanti (minerali, organici, ammendanti, materie agricole, ecc.). Il progetto di regolamento dovrà essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Entrerà in vigore il ventesimo giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. La Commissione ha presentato la sua proposta nel marzo 2016 come parte del piano d’azione per l’economia circolare dell’UE. Uno dei suoi obiettivi principali è quello di incoraggiare la produzione di fertilizzanti su larga scala da materie prime organiche o secondarie nazionali in linea con il modello dell’economia circolare, trasformando i rifiuti in nutrienti per le colture.

Il commento di Assofertilizzanti

Federchimica-Assofertilizzanti accoglie con soddisfazione la notizia che, sebbene attesa, diventa ora a tutti gli effetti ufficiale: finalmente, l’intero comparto dei fertilizzanti ha in tutta Europa regole uniche, chiare e scrupolosamente attente alle grandi tematiche ambientali. Federchimica-Assofertilizzanti – sottolinea una nota – ha sempre avuto un atteggiamento estremamente collaborativo con tutte le Istituzioni, sia nazionali sia europee, mettendo a disposizione il proprio know-how per agevolare i processi formativi del Nuovo Regolamento. «Ci congratuliamo con le Istituzioni Comunitarie per il traguardo odierno. Un grazie particolare va all’Onorevole Elisabetta Gardini che ha svolto il suo ruolo con tenacia, determinazione, serietà e totale trasparenza. In questa legislatura, la competenza e la fiducia dell’On. Gardini sono state determinanti per il buon esito di un dossier così complesso e tortuoso» dichiara Giovanni Toffoli, Presidente di Federchimica-Assofertilizzanti.

Il commento di De Castro

«La decisione di armonizzare a livello comunitario la produzione e l’etichettatura dei fertilizzanti va nell’interesse dei nostri agricoltori e di tutti i cittadini europei». Lo ha detto Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, commentando in Aula a Strasburgo, il compromesso raggiunto dopo oltre un anno di trattative su questo delicato dossier dai negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione europea. Per De Castro «i prodotti fertilizzanti di qualità sono e saranno sempre più fondamentali per lo sviluppo di modelli agricoli più produttivi, e allo stesso tempo sostenibili, che nel futuro dovranno rispondere alla pressante sfida dell’accesso al cibo producendo di più, ma utilizzando meno input”. “Si tratta – prosegue l’eurodeputato PD – di una delle proposte legislative-chiave nell’ambito del piano d’azione Ue per l’economia circolare, che rinforza i principi e le norme di sicurezza, qualità dei prodotti e tutela dell’ambiente e della salute umana, abbassando anche i limiti dei prodotti contaminanti e incentivando la ricerca per ridurli ulteriormente». Il futuro quadro normativo permetterà di immettere sul mercato interno fertilizzanti innovativi con il marchio CE contenenti nutrienti o materie organiche riciclati, che al momento hanno difficoltà ad accedere a causa di regole e norme nazionali divergenti. Verranno garantiti anche ricerca e sviluppo tecnologico, con incentivi e risorse finanziarie disponibili nel quadro dei programmi europei già operativi: sono infatti in gioco oltre 100mila posti di lavoro e centinaia di PMI, con un fatturato annuo complessivo tra i 20 e i 25 miliardi di euro. «L’Unione europea – conclude De Castro – si conferma ancora una volta capofila a livello globale nello sviluppo sostenibile, creando le condizioni per la sempre maggior diffusione di prodotti innovativi, efficaci e a ridotto impatto ambientale, e garantendo allo stesso tempo la disponibilità di fertilizzanti a prezzi equi, senza creare distorsioni di concorrenza a scapito dei nostri agricoltori». Autore: Luciano Pellegrini

 

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