In questi giorni Il Masaf ha adottato la proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici (e interventi accessori) sui tetti dei fabbricati agricoli (cosiddetto Parco agrisolare).
L’intervento, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), vuole favorire investimenti per l’autosufficienza energetica del settore agricolo e agroalimentare. Lo steso fa seguito al primo bando del dicembre 2022 che assegna circa 500 milioni di euro a oltre 7 mila imprese beneficiarie.
PARCO AGRISOLARE
Con questo nuovo decreto vengono utilizzate le residue risorse della misura ‘Parco agrisolare’ per un importo di circa 1 miliardo di euro. Il testo del decreto sarà ora trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione, a cui seguirà la pubblicazione del bando.
Il nuovo decreto dovrebbe recepire per quanto possibile le istanze del mondo produttivo (Confagricoltura in primis) e valorizzare al massimo i benefici derivanti dai nuovi orientamenti per gli aiuti di stato.
Sono state infatti apportate importanti modifiche finalizzate a rendere la misura più attrattiva: incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale; introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso; eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo; raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo; raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO 80% e 30%
In particolare, a favore delle imprese della produzione agricola verranno destinati circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro.
Inoltre, saranno assegnati 150 milioni di euro a favore delle imprese della trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo) e 75 milioni di euro a favore delle imprese dell’agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo).
AUTOCONSUMO CONDIVISO
Infine, ai gruppi di imprese è data la possibilità di realizzare pannelli fotovoltaici per investimenti di “autoconsumo condiviso”. Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1MW. Confermato il Gse (Gestore servizi energetici) quale soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante. (Fonte: Confagricoltura Piemonte)
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