Proseguono gli avvistamenti di brusone tra Piemonte e Lombardia. II raffreddamento dei giorni scorsi dovrebbe impedire il propagarsi della Pyricularia Grisea ma è importante tenere gli occhi aperti. A segnalare la presenza del problema nel vercellese e nel novarese (interessate varietà da interno ma anche lunghi B) è stata la Dow AgroSciences. II passato, anche l’Ente Risi ha indicato presenze di brusone al primo stadio nei campi di Robbio, in Lomellina, su varietà da interno. Gli ultimi segnali provengono – pare – da Casalbeltrame e Santhià ma altre segnalazioni sarebbero in arrivo da alcuni campi sperimentali tra vercellese e pavese (il brusone è stato “visto” ma manca una conferma ufficiale).
Al momento, come attesta l’Ente Risi, quello del brusone è ancora un problema “silente”; ma se dovesse aumentare la temperatura potrebbe esplodere. Come si sa, il freddo di questi giorni rappresenta un problema ancor più grave per la nostra risicoltura – l’estate “novembrina” infatti blocca il brusone, ma ritarda la maturazione della pannocchia – e in vista dell’auspicabile rialzo delle temperature, giova ricordare che in anni “pazzerelli” come questo è importante controllare il campo “con gli stivali”… (02.8.14)