In questi anni di siccità si fa tanto parlare di falda e di fontanili. Poi l’acqua piove dal cielo e ci si dimentica del problema. Ma i tecnici dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia non se ne dimenticano e hanno avviato in questi mesi complicati un censimento dei propri fontanili che ha un po’ il significato di dire a nuora affinché suocera intenda.
DIEGO TERRUZZI SPIEGA GLI INDIRIZZI OPERATIVI
«In raccordo con la Provincia di Vercelli e il parco del Po che ha competenza sui fontanili che ricadono nelle ZPS, e ce ne sono diverse, di pregio, cerchiamo una metodologia per la manutenzione di questi corpi idrici. Si deve fare in modo di aumentare l’erogazione dell’acqua – spiega il direttore generale di Aios, Diego Terruzzi -. Il nostro consorzio ne ha 28 in concessione e questo lavoro riguarda queste realtà. Tuttavia, al termine produrremo delle linee guida che serviranno ai privati per operare una manutenzione sostenibile delle loro fontane».
Infatti, anche se un fontanile è ubicato su un fondo privato ed è quindi privato, l’acqua resta un bene pubblico soggetto a concessioni demaniali. Si contano solo nella pianura vercellese circa 140 fontanili, quindi la stragrande maggioranza di questi corpi idrici è dei privati, che devono essere sensibilizzati a gestirli in modo sostenibile per tutti, dal momento che le azioni operate sui fontanili privati ricadono sulla falda di tutti.
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