Gli ambasciatori dell’Ue hanno approvato un accordo con il Parlamento europeo sulle nuove regole per l’immissione di prodotti fertilizzanti sul mercato dell’Unione. Il regolamento armonizza le norme per i fertilizzanti prodotti da materie prime biologiche o secondarie nell’Ue, aprendo nuove possibilità per la loro produzione su vasta scala. Inoltre, stabilisce limiti armonizzati per una serie di contaminanti contenuti nei fertilizzanti minerali. Il nuovo regolamento porterà sul mercato una vasta gamma di fertilizzanti innovativi e più rispettosi dell’ambiente. I produttori, gli agricoltori, ma anche i consumatori di prodotti agricoli traggono vantaggio dalla crescita prevista della produttività agricola e da terreni più puliti.
I contenuti del regolamento
Secondo il progetto di regolamento, i prodotti fertilizzanti dell’UE recanti la “marcatura CE” dovranno soddisfare determinati requisiti per beneficiare della libera circolazione nel mercato interno: i requisiti includeranno livelli massimi di contaminanti obbligatori, l’uso di categorie di materiali componenti definiti e requisiti di etichettatura. I produttori di fertilizzanti che non recano il marchio CE avranno comunque la possibilità di immetterli sul loro mercato nazionale.
La logica dell’economia circolare
Il nuovo regolamento, che sostituirà l’attuale regolamento sui fertilizzanti del 2003, copre tutti i tipi di fertilizzanti (minerali, organici, ammendanti, materie agricole, ecc.). Il progetto di regolamento dovrà essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Entrerà in vigore il ventesimo giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. La Commissione ha presentato la sua proposta nel marzo 2016 come parte del piano d’azione per l’economia circolare dell’UE. Uno dei suoi obiettivi principali è quello di incoraggiare la produzione di fertilizzanti su larga scala da materie prime organiche o secondarie nazionali in linea con il modello dell’economia circolare, trasformando i rifiuti in nutrienti per le colture.