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NUOVA SABATINI: COSA CAMBIA

Interessi

Questa è la prima di cinque puntate di approfondimento dedicate alla Nuova Sabatini. Una dispensa di pronto uso per tutti i risicoltori che vogliono cogliere tutte le opportunità di innovazione dell’azienda!

La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo.

L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare (o acquisire in leasing) beni strumentali ad uso produttivo, software e tecnologie digitali. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

CONTRIBUTO IN CONTRO IMPIANTI

L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0;
  • 3,575  per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

SALE IL CONTRIBUTO SE SI E’ SOSTENIBILI

Con la Sabatini Green (dettagliata dalla Circolare 410823 del 6 dicembre 2022 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) viene riconosciuta una maggiorazione del contributo del 30% per gli investimenti (nuovi macchinari, impianti e attrezzature) a basso impatto ambientale.

In particolare l’agevolazione è concessa alle piccole e medie imprese nella forma di un contributo in conto impianti. Qui l’ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni. L’importo è uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria, di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori o distributori dei beni. (Nei prossimi articoli: i soggetti beneficiari, le spese ammissibili, la procedura e i commenti dei sindacati agricoli). (1-segue)  Autore: Elettra Bandi

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il coordinamento che unisce 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana, ha sottoscritto il Manifesto per la Promozione delle TEA.

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