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NOVITA’ SUI RIFIUTI

da | 13 Giu 2023 | Norme e tributi

rifiuti urbani

Ci sono importanti modifiche sulla gestione dei rifiuti. La prima novità risiede nella pubblicazione del regolamento sulla disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri) ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Decreto che entrerà in vigore il prossimo 15 giugno e che avrà come obiettivo la raccolta e la disponibilità in formato digitale dei dati relativi ai rifiuti generati e gestiti dai soggetti tenuti a iscriversi.

Le prime iscrizioni saranno riservate esclusivamente ai produttori iniziali di rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi, che occupano più di 50 dipendenti e inizieranno soltanto a partire da dicembre 2024.

IL NUOVO REGOLAMENTO RIFIUTI IN PILLOLE

Il nuovo regolamento definisce:

  • i modelli e i formati relativi al registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti e al formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del d.lgs 152/2006 con l’indicazione delle modalità di compilazione, vidimazione e tenuta;
  • le modalità di iscrizione al Rentri e i relativi adempimenti, da parte dei soggetti obbligati ovvero di coloro che intendano volontariamente aderirvi;

il funzionamento del Rentri, ivi incluse le modalità di trasmissione dei dati.

REGISTRO PER LA TRACCIABILITA’ RENTRI

Il nuovo Registro per la tracciabilità Rentri supera le annose criticità che erano presenti nel vecchio Sistri e dovrebbe garantire la piena interoperabilità tra i sistemi di gestione aziendali e il nuovo sistema informatico.

Salvaguardate anche tutte le semplificazioni presenti per la gestione dei propri rifiuti da parte delle imprese agricole, quali, per esempio, le possibilità di delegare le associazioni imprenditoriali o i circuiti organizzati di raccolta per la gestione degli adempimenti. Tra queste ultime anche le diverse esenzioni se la movimentazione è saltuaria e occasionale o se è finalizzata a raggiungere la cooperativa o il consorzio di cui si è soci.

Le imprese agricole possono, inoltre, adempiere alla tenuta dei registri conservando i Fir o i documenti di conferimento rilasciati dal gestore del circuito organizzato di raccolta.

LA DICHIARAZIONE MUD

Per le aziende che conferiscono al circuito organizzato di raccolta o al servizio pubblico competente per territorio, la dichiarazione annuale Mud sarà a carico di questo soggetto e non dell’impresa agricola, limitatamente alle quantità che gli sono state conferite.

Importante, inoltre, la pubblicazione al 1° giugno del Decreto Legislativo 213 del 23 dicembre 2022, titolato “Correttivo al recepimento pacchetto economia circolare rifiuti”, le cui disposizioni entreranno in vigore il 16 giugno prossimo, che contiene sostanziali modifiche al d. lgs 152/2006 (“Norme in materia ambientale”), tra cui la cancellazione della possibilità di istituzione di schemi di responsabilità estesa del produttore (Epr) “anche su istanza di parte” (art. 178-bis) e il divieto di incenerimento per rifiuti raccolti in modo differenziato.

I RIFIUTI DEGLI AGRITURISMI NON SONO URBANI

Scomparsa infine la norma, presente nelle prime bozze del provvedimento, in base alla quale venivano equiparati agli urbani i rifiuti prodotti da agriturismi, fattorie didattiche e spacci aziendali. Pertanto, questi rifiuti tornano nel perimetro applicativo della Tari a dispetto di quanto contenuto nel Dlgs 116/2020 che classifica i rifiuti prodotti dalle attività agricole e connesse come rifiuti speciali.

Quindi, d’ora in avanti, le aziende agrituristiche potranno scegliere autonomamente il soggetto privato a cui affidare la raccolta dei propri rifiuti mantenendo comunque la facoltà, se ritenuto più conveniente e vantaggioso a livello economico o gestionale, di consegnare i propri rifiuti al servizio di raccolta comunale, previa stipula di apposita convenzione con l’ente locale o con il gestore del servizio da esso designato. Autore: Confagricoltura Piemonte

 

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