Per la Domanda PAC 2023 sono previste importanti novità normative, considerando che entra in vigore la Riforma PAC. Ma andiamo con ordine.
La Riforma ha previsto l’eliminazione del greening e quindi non ci sarà più l’impegno di diversificazione delle colture (presenza di almeno 2 o 3 colture nel piano colturale). Questo è sostituito con l’obbligo di rotazione delle colture (con la norma di Condizionalità BCAA 7). Il 2023 prevede una deroga a questa regola e quindi l’obbligo di rotazione non si applica; gli impegni previsti fino al 2022 in merito al 5% da destinare ad EFA vengono rimodulati (con la norma di Condizionalità BCAA 8). Dal 2023 è previsto l’obbligo di destinare un minimo del 4% ad aree non produttive (compreso il riposo). Tuttavia, anche in questo caso, per il 2023 è prevista una deroga: le superfici a riposo possono essere coltivate (e quindi destinate a fini produttivi), ma non possono essere utilizzate per mais, soia e bosco ceduo a rotazione rapida. (Fonte: Confagricoltura Milano e Lodi)