«L’assistenza agli indigenti è un dovere e occorre continuare anche a dare risposte immediate sul versante dell’accesso al cibo» ha dichiarato nei giorni scorsi il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, commentando i dati sulla povertà in Italia resi noti dall’Istat. Il Governo ha varato un piano di assistenza alimentare fino al 2020 al quale ha destinato oltre 400 milioni di euro. Un lavoro gestito dal Ministero delle politiche agricole e dal Ministero del Lavoro insieme all’indispensabile contributo degli enti caritativi, che consente di portare aiuto a oltre 6 milioni di cittadini in difficoltà. «Quest’anno alziamo da 65mila a 100mila tonnellate gli alimenti distribuiti con questo sistema. Allo stesso tempo lavoriamo sul tema del contrasto agli sprechi, in Italia si recuperano oggi dalla grande distribuzione e dall’industria circa 550mila tonnellate di cibo non più commercializzato ma ancora perfettamente commestibile. Vogliamo portare a 1milione di tonnellate il recupero destinato agli indigenti e per farlo abbiamo presentato il piano SprecoZero e il Parlamento discuterà presto la legge contro lo spreco attraverso la quale renderemo per le aziende più conveniente donare il cibo piuttosto che distruggerlo» ha detto Martina. Sull’argomento, Risoitaliano ha interpellato l’Ente Risi, per sapere se nell’ambito degli aiuti agli indigenti quest’anno ci sarà anche il riso. Ecco la risposta: «in attuazione del Reg. (UE) 223/2014 dell’11 marzo 2014, relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), in Italia per il Piano Indigenti 2015 è prevista la consegna agli Ente caritativi distribuiti sul territorio nazionale di una quantità pari a 9.129,62 tonnellate di riso lavorato» ci comunica l’Ente. (20.07.2015)
DE MINIMIS: IL NUOVO REGOLAMENTO
La Commissione europea pubblica il 13 dicembre 2024, il nuovo regolamento che alza la soglia “de minimis”, a 50.000euro/agricoltore/triennio.